È ancora necessario installare un antivirus?

Non tutti gli antivirus sono uguali e non tutti offrono lo stesso livello di protezione.

Ma a fronte degli avanzamenti tecnologici dei moderni sistemi operativi e dei livelli di sicurezza in generale, è ancora necessario installare un antivirus? O basta il naturale sistema di sicurezza di Windows?

Ci siamo fatti la stessa domanda…

Antivirus sì, o antivirus no?

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Oggi ti voglio raccontare di una lotta intestina, una faida che divide le acque in due fazioni nette da anni: i pro antivirus e i contro antivirus.

Il pensiero comune è che, essendoci continuamente nuovi virus a minacciare la nostra sicurezza, sia necessario proteggere il PC da intrusioni esterne installando un software antivirus – o almeno una sua versione gratuita.

Diciamo che “qualcosa” è pur sempre meglio di niente.

Giusto?

Certo, un buon antivirus può bloccare numerosi malware ma… come ci si protegge dalle accuse di chi l’antivirus lo ritiene solo una perdita di tempo e di denaro?

Il nostro istinto ci dice di metterci al sicuro, come è possibile che altri dicano il contrario? C’è qualcosa che ci sfugge?

Beh, possiamo riassumere le loro principali motivazioni in 3 punti:

  • I malware battono gli antivirus

E’ un cane che si morde la coda: maggiori le difese e migliori diventano gli hacker a progettare virus in grado di aggirarle.

E’ il gioco stesso a dettare le regole.

Ci sono due casi che vale la pena citare in questo senso, i malware invisibili e il particolare caso dei Mac.

MALWARE INVISIBILI

I cosiddetti “malware invisibili” si insinuano nei server e non danno segno della loro presenza. In alcuni casi si annidano nella memoria, il che significa che il software non sarà in grado di trovarli.

In altri casi un malware invisibile si inserisce nel BIOS o può apparire come un aggiornamento del firmware esistente e andarlo effettivamente a sostituire diventando del tutto impossibile da trovare o rimuovere.

MALWARE MAC

Se hai sempre creduto che i malware non colpiscono i Mac, resterai parecchio sorpreso nello scoprire che secondo un nuovo studio condotto da Malwarebyste, per la prima volta in assoluto, le minacce specifiche per Mac hanno sorpassato in numero quelle destinate ai PC (+400% nel 2019).

Secondo il report, le minacce Mac sono anche molto diverse da quelle per PC, con una prevalenza di PUPs e adware.

  • Omeostasi del rischio

Parlando di faide che dividono le opinioni, non si poteva evitare di parlare della teoria dell’omeostasi del rischio.

Secondo questa teoria, un utente che ha installato un antivirus si sente talmente al sicuro da mettere in atto comportamenti più rischiosi durante la normale navigazione web. Attività che prima non avevano mai intrapreso e che gli utenti senza antivirus non attuerebbero.

Di questa teoria molto controversa se ne è parlato in una ricerca intitolata proprio Risk homeostasis in information security: challenges in confirming existence and verifying impact.

Stando ai dati di altri studi, però, non si sarebbero rilevate reali differenze di comportamento a lungo termine fra gli utenti che avevano installato un antivirus e quelli che non l’avevano fatto.

  • Un antivirus non basta

Una protezione web efficace richiede di tante cose: password sicure, autenticazione a doppio fattore, protezione della privacy, codifica dei dati, costanti aggiornamenti e…

Il fattore più importante di tutti (come visto anche nel punto precedente):

una certa dose di buonsenso personale.

Inserire tutti i nostri dati bancari perché il mittente dell’email ci sembra proprio quello della nostra banca? Ma anche no!

Un contatto ci scrive che ha urgente bisogno di un bonifico da 20 mila euro su un conto estero? Ma anche no!

Un re africano ci avverte che siamo gli unici eredi di tutti i suoi averi… basta “cliccare qui” e dargli tutte le nostre informazioni personali? Ovviamente no.

Se alcune fregature sembrano ovvie, ce ne sono tante che oggi sono fatte a regola d’arte ma c’è sempre un elemento che può farci smascherare lo scammer.

Un piccolo trucco? Prova a vedere che indirizzo mail appare come mittente. Se non è subito visibile, clicca “rispondi” e leggi cosa esce nel campo. La maggior parte delle volte sarà palesemente un indirizzo strano ma se dovesse essere simile a quello o della tua banca o della posta, confrontalo con l’originale sul loro sito ufficiale. 

Una brevissima ricerca su Google può salvarti dalle fregature!


Il processo all’antivirus: i capi d’accusa

Nessun antivirus è infallibile al 100%, ci sono troppe minacce e il nostro computer ha troppi punti vulnerabili.

Ricordi i malware invisibili di prima? Quelli che si fingono software e si installano sul computer senza che tu possa sospettare niente?

La letterature è piena di casi ben documentati in cui l’antivirus viene addirittura accusato di essere il principale responsabile di alcune vulnerabilità, ad esempio legate alla protezione della privacy.

Ma ci sono anche altre imputazioni che pendono sul suo capo…

  • Rallenta il computer

Un test condotto sui principali software antivirus ha dimostrato che le prestazioni del computer vengono parecchio rallentate se c’è un antivirus che gira nel sistema.

Non tutti sono uguali, infatti alcuni si sono dimostrati più leggeri di altri, ma in alcuni casi, come ad esempio il famosissimo McAfee, sono una vera zavorra per il povero computer.

  • Vulnerabilità

Alcuni programmi antivirus creano dei varchi di vulnerabilità che espongono maggiormente il sistema operativo all’hackeraggio.

A dimostrarlo sarebbero stati numerosissimi test condotti da ricercatori indipendenti che avrebbero evidenziato come anche i principali antivirus (da Kaspersky ad Avast passando per McAfee, Malwarebytes e AVG) contengano decine di punti deboli.

Queste vulnerabilità permetterebbero agli hacker di inserire codici nocivi sui computer da remoto, avendo così migliore accesso ai sistema compromesso e – allo stesso tempo – mettendo KO le difese che potrebbero rilevarli.

In questi casi non è neanche necessaria una cattiva condotta dell’utente o una sua diretta interazione con qualche programma sospetto, si potrebbero semplicemente generare dei worm che si autopropagheranno nel computer.

  • Privacy

Ti ricordi il recente scandalo che ha coinvolto Facebook e poi subito dopo Whatsapp? Quello in cui milioni di dati personali degli utenti erano stati venduti a terzi guadagnando così sulla nostra privacy?

Benissimo, lo stesso purtroppo avviene con alcuni antivirus (…chiediti come mai alcuni sono “free”…).

Se già avevamo assistito alla crime-story di Kaspersky nel 2014 (accusato di vendere i dati all’intelligence russa, niente di meno!), più di recente anche un altro grande nome degli antivirus è entrato nell’occhio del ciclone: Avast, che è stato scoperto a vendere le informazioni personali dei suoi utenti ad aziende proprio di spicciola entità – tipo la Pepsi (!!!).

Quindi, in fondo, meglio avere i nostri dati venduti a multinazionali senza scrupoli o rischiare di combattere contro qualche virus?


Vale ancora la pena installare un antivirus?

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“I software antivirus sono terribili, le aziende che producono gli antivirus sono terribili, dovremmo tutti immediatamente disinstallare l’antivirus dal computer.” Robert O’Callahan, developer per Firefox.

Mettiamola così, un antivirus potrebbe effettivamente esporci maggiormente alle minacce della rete rendendoci più vulnerabili.

Se esistessero suite effettivamente SICURE, il problema non si porrebbe ma come è stato ampiamente dimostrato, né Symantec né Norton o nessun’altra delle altre grande aziende di antivirus vendono prodotti a prova di intrusione.

Ma quindi: è ancora necessario installare un antivirus?

La risposta ti piacerà – DIPENDE..

Efficace vero? Risolutiva, soprattutto.

Diciamo che scaricare un antivirus buono può servire ma solo in alcuni casi. Anzi, solo per alcune “categorie”.  Per analizzarla più nel dettaglio:

  • Windows Defender è già sufficiente

I test condotti dall’Independent IT Security Institute di cui parlavamo prima hanno dimostrato che l’antivirus naturale presente in Windows 10 (vale a dire Windows Defender) è efficace tanto quanto un antivirus a pagamento.

Ed essendo un’app nativa Microsoft, non saremo continuamente bombardati da richieste di acquistare funzioni aggiuntive o di avviare gli aggiornamenti. Bonus point per quest’ultimo punto perché ciò significa anche che non scaricheremo per sbaglio chissà quale minaccia insieme al suddetto “aggiornamento”.

Usi Windows?

E allora possiamo dire che sei già a posto così, puoi fare a meno di ulteriori suite esterne.

  • Per i Mac non serve (se sei furbo)

Sì, è vero, il numero delle minacce mirate ai sistemi Mac è aumentata del 400% negli ultimi anni ma è anche vero che di solito i Mac non vengono davvero colpiti dagli hacker.

Perché?

Innanzitutto perché in proporzione sono molto meno diffusi dei Windows e quindi rappresentano una nicchia più sicura di utenti, che tendono (anche dato il costo esorbitante di questi computer) a usarli con molto più criterio.

Inoltre…

Usano quasi esclusivamente app native sviluppate dalla stessa Apple e quindi minori chance per i malviventi della rete di riuscire a insinuarsi nei loro sistemi.

Pertanto:

se non inizi a scaricare extension o app a caso di chissà quale provenienza, se stai alla larga dai meandri più oscuri della rete e se non apri qualsiasi allegato proveniente da qualsiasi utente ignoto, vedrai che starai benissimo.

La protezione fornita dal tuo sistema operativo sarà già più che sufficiente.


Chi dovrebbe installare un antivirus?

Posto che il migliore antivirus del web siamo noi stessi, ci sono ancora 3 categorie di utenti che farebbero bene a installare un antivirus.

  • Scuole o luoghi di lavoro

Se usi un computer che non è tuo, non disinstallare il sistema antivirus che ti viene fornito. Molto probabilmente è parte di una rete di sicurezza interna e non deve essere toccata.

  • Chi ha dati sensibili da proteggere

Se sul computer hai dati sensibili come cartelle mediche o informazioni finanziarie, proteggiti con un buon antivirus efficace contro il phishing e i ransomware.

  • Chi naviga in siti pericolosi

Se trascorri ore e ore al giorno a esplorare i famosi meandri oscuri della rete, per lavoro o per “passione” personale, allora hai bisogno di una dose extra di protezione.

Se rientri in una di queste categorie, allora dai un’occhiata al nostro confronto sui migliori antivirus a pagamento in commercio.