Richiestissimo su ogni tipo di piattaforma, l’Ufficiale di Coperta è una figura professionale di cui si ha parecchia carenza negli ultimi anni. Dalle piattaforme petrolifere alle navi da pesca, dalle navi-fattorie ai pescherecci, la segnalazione arriva dagli armatori italiani ed europei che hanno urgenza di nuova forza lavoro, ovvero, di migliaia di ufficiali.
Professione che vanta contratti lavorativi di tutto rispetto, sia a tempo determinato che a tempo indeterminato, sono soprattutto due i profili particolarmente richiesti: oltre all’Ufficiale di Coperta appunto, l’Ufficiale di Macchina.
Mentre l’ufficiale di macchina si occupa di gestione e manutenzione delle apparecchiature di propulsione e di generazione dell’energia (per capirci, tutte quelle che permettono ad una nave di spostarsi e di garantire i servizi di bordo), oltre all’organizzazione del personale impegnate a bordo, l’Ufficiale di Coperta si occupa di condurre la nave, sia da un punto di vista prettamente pratico, sia a livello organizzativo e gestionale: percorsi da effettuare, controllo della sicurezza e movimentazione dei carichi, con un occhio di riguardo per le faccende amministrative e di pura segreteria concernenti la materia. Scopriamo di più su quest’ultima figura, rispondendo alle domande chiave.
Chi è l’Ufficiale di Coperta?
Parzialmente lo abbiamo svelato proprio in queste righe, quando lo abbiamo distinto dall’Ufficiale di Macchina. Potremmo dire che è il tuttofare delle imbarcazioni di un certo livello, con parecchie responsabilità sulle spalle (e non saremmo troppo lontani dalla verità).
Lavora alle dipendenze dirette del Comandante o del Direttore di Macchina ed è responsabile sia delle telecomunicazioni che dei collegamenti radio della nave, assumendo un ruolo molto importante, specialmente in situazioni di particolare emergenza.
Cosa fa un Ufficiale di Coperta?
In quanto tuttofare e responsabile a più livelli della sua sezione, l’Ufficiale di Coperta si ritrova a svolgere diverse mansioni giornaliere. Queste le principali attività:
- Controllo e verifica idoneità di attrezzature e mezzi di salvataggio
- Manutenzione e riparazione delle apparecchiature, inclusi gli strumenti di navigazione
- Svolgimento delle operazioni di carico dell’imbarcazione
- Presenziare (e non solo) durante le manovre della nave: dirigerle, pianificando rotte e carte di navigazione
- Gestione dei collegamenti via radio
- Supervisione e coordinamento delle attività sul ponte di coperta
- Gestione delle operazioni di sicurezza, nella routine quotidiana
- Controllo del corretto smaltimento dei rifiuti
- Supervisione del personale
Per la maggior parte delle attività elencate è necessario essere in possesso di particolari requisiti: parte di questi sono innati, altri si sviluppano con il tempo e l’esperienza; soprattutto con diversi anni di formazione. Ma lo vedremo tra poco. Nel frattempo, dalla regia, ecco l’elenco requisiti e competenze:
Eccellenti abilità matematiche e di navigazione:
- Saper calcolare la posizione considerando rotte e velocità
- Definire i percorsi di navigazione
- Conoscenza approfondita dei sistemi e delle informazioni marittime
- Dimostrare la conoscenza dei sistemi di radar (Viene richiesto un attestato)
Capacità decisionali:
- Saper agire e reagire tempestivamente alle situazioni.
- Dimostrare forte motivazione ed entusiasmo
- Capacità di leadership e di collaborazione: saper dirigere e, in simultanea, fare parte di una squadra
Capacità comunicative:
- Saper comunicare in modo chiaro sia nel parlato che nello scritto
- Dare istruzioni in modo chiaro, stringato e sicuro
- Capire e far proprie le istruzioni
- Richiesta conoscenza della lingua inglese
Comprovata conoscenza dei sistemi meccanici ed elettrici:
- Abilità e comprovata padronanza, nell’uso e gestione di macchinari/ attrezzature navali.
Gestione dello stress:
- Essere in grado, sotto pressione, di restare calmi;
- Rispondere prontamente alle emergenze;
- Saper valutare e riconoscere situazioni di emergenza.
- Dimostrare grande sicurezza ed affidabilità
Come diventare Ufficiale di Coperta?
Per quanto riguarda la formazione, l’unico ente italiano dedicato alla formazione di quadri di comando della flotta mercantile è l’Accademia Italiana della Marina Mercantile di Genova (che propone corsi specifici, precisamente dal 2011). Si può accedervi dopo aver ottenuto un diploma di scuola superiore degli istituti nautici.
L’alternativa, per chiunque entro i limiti di età (compresa fra i 18 e i 30 anni), è quella di entrare in programmi e specifici corsi che permettano di conseguire un attestato di specializzazione tecnica, valido su tutto il territorio nazionale. Specializzazioni riconosciute in base ai ruoli ricoperti dall’ufficiale di coperta.
Impossibile omettere poi, che per poter occupare la mansione di ufficiale di coperta è richiesta all’allievo, la permanenza di quattro anni a bordo di una nave, per poter apprendere sul campo compiti e ruolo a lui spettanti.
Oltre a questo, per conquistarsi la prestigiosa carica, è necessario il superamento di un esame sostenuto presso il Ministero dei trasporti e della navigazione. Va detto che, deiquattro anni da svolgere a bordo di un’imbarcazione, sono almeno 12 i mesi di navigazione da passare su una nave operante fuori dal canale di Suez o dallo stretto di Gibilterra. Quindi per capirci, fuori dai confini europei.
Qualche curiosità sulla professione
Le prospettive d’impiego:
In Italia, le prospettive occupazionali per l’Ufficiale di Coperta o di Macchina sono davvero ottime. Questo perché la domanda del mercato per questa figura supera largamente l’offerta.
Il tipo di lavoro:
L’Ufficiale di Coperta passa la maggior parte del suo tempo a bordo, lavorando su turni di 8 ore. Le condizioni di lavoro e di vita in generale sono buone, tanto che lo staff può concedersi svariate attività nel tempo libero.
A questo proposito, essere in grado di lavorare bene in una squadra è fondamentale quando si opera all’interno di un equipaggio. Gli Ufficiali di Coperta trascorrendo diversi mesi a lavorare con lo stesso “team”, devono saper instaurare buone relazioni.
I turni di lavoro:
I turni di lavoro possono durare fino a quattro mesi alla volta, durante i quali gli Ufficiali di Coperta avranno un tempo limitato da poter trascorrere con familiari e amici a casa. Questa forse è la parte più dura; soprattutto se si pensa all’impatto sulla vita sociale e personale di questi individui.
Molto importante a questo punto che i candidati siano davvero consapevoli della situazione e di ciò che essa comporta, dimostrando la capacità di passare lunghi periodi lontano da casa.
L’età giusta:
L’età stabilita per poter gestire peso e prestigio di tale occupazione è quella dei 24 anni. Per diventare Ufficiale di Coperta infatti non si può avere un’età inferiore a questa.
Ufficiale di Navigazione
Nella Marina Mercantile Italiana il titolo professionale per vestire il ruolo di Ufficiale di Coperta è Ufficiale di Navigazione, nato con Decreto Ministeriale ormai 20 anni fa e diviso in tre categorie: Ufficiale di navigazione, Ufficiale di navigazione di 2ª classe e Ufficiale di 3ª classe. Per ottenere l’omonimo certificato, si deve essere maggiorenni, essere iscritti nelle matricole della gente di mare di prima categoria ed aver completato il relativo addestramento. Altra figura che si forma sempre a bordo è l’Ufficiale di Marina.
Quanto Guadagna un Ufficiale di Coperta?
Il valore delle remunerazioni varia in base alle imbarcazioni ove si presta servizio, alla mole di lavoro sostenuta e al grado raggiunto.
Un primo ufficiale per esempio, può guadagnare intorno a 6.000 euro mensili, partendo da una base certa di 4.500 euro. Un secondo ufficiale guadagna una media di 3.000 euro, mentre un terzo ufficiale parte in genere da 2.500 euro. Anche per gli allievi le cose iniziano bene, con un buon stipendio di circa 1.000 euro, straordinari inclusi.
Giulia è da sempre una persona curiosa, determinata ad approfondire tutto ciò che la colpisce, che sia con una foto, un libro o con delle ricerche sull’argomento. Ha una laurea in lingue straniere, una passione sfrenata per la fotografia e ha collaborato per diverso tempo con un’associazione locale. Grazie alla sua variegata esperienza lavorativa, oggi può fornire un occhio critico sul tema vestendo i doppi panni di mittente e destinatario.