Promotore finanziario: come diventarlo, cosa fa e quanto guadagna

Chi è il Promotore finanziario

I piccoli ed i grandi risparmiatori difficilmente fanno a meno di un Promotore finanziario, ovvero di una figura che si occupa di promuovere prodotti e servizi finanziari, attraverso i quali propone ai propri clienti diversi modi e soluzioni per investire i loro risparmi.

Nonostante la crisi economica, oggi il promotore finanziario non solo è una figura particolarmente ambita, ma anche un professionista rispettato e del quale i clienti si fidano davvero molto, soprattutto perché parliamo dell’unica figura professionale che ha la possibilità di promuovere questo tipo di servizi al di fuori della propria sede di competenza.

Il Promotore finanziario è la persona fisica che, in qualità di dipendente, agente o mandatario, esercita professionalmente l’offerta fuori sede di strumenti finanziari e di servizi di investimento esclusivamente per conto di un unico intermediario finanziario (Banca, SIM , SGR ).

In Italia la legge n. 208 del 28 dicembre 2015, ha trasformato il Promotore finanziario, che è stato sostituito con il Consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede.

Per capire se ci siano differenze tra promotore e consulente finanziario rimane da tenere presente che nello svolgimento concreto della professione non ci sono modifiche sostanziali: il Consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sedelavora come dipendente, agente o mandatario di una sola banca o SIM di cui promuove in esclusiva i prodotti o i servizi finanziari.

Il Consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede svolge quella che un tempo era la professione del Promotore finanziario.

In seguito al cambio di nome, l’Albo dei promotori finanziari si chiama ora Albo unico dei consulenti finanziari.

La figura del consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede non deve essere confusa con quella del Consulente finanziario autonomo, che opera in maniera indipendente da intermediari ed è remunerato direttamente dai clienti per il servizio di consulenza in materia di investimenti loro prestato.

Cosa fa il Promotore finanziario (o Consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede)

Promotore-finanziario

Il Promotore finanziario incontra, programma, presenta e, soprattutto, informa e cerca di convincere i propri clienti della bontà di un certo servizio o strumento finanziario proposto dall’ente che rappresenta.

Trattandosi dell’unica figura abilitata ad operare al di fuori della sede fisica, il Promotore finanziario contatta e incontra di persona i clienti potenzialmente interessati all’investimento proposto.

Durante questa fase il promotore cerca di illustrare i vantaggi di un certo investimenti, spingendo e convincendo i clienti a rivolgersi all’ente o banca che egli rappresenta.

I suoi compiti partono dalla riunione con il direttivo dell’ente, banca o istituto di intermediazione immobiliare che egli dovrà rappresentare, durante questo momento, il promotore viene formato su quelle che sono le politiche dell’azienda per la quale lavora, sia per quanto concerne le vendite, che per i prodotti e per il rapporto con i clienti.

Stabilite queste indicazioni, il promotore finanziario analizza approfonditamente il mercato aggiornandosi in modo professionale sui diversi aspetti che diventano fondamentali per proporre un certo servizio, come per esempio la fluttuazione dei tassi di interesse nel mercato immobiliare, oppure dei prodotti di investimento.

Fatto questo, il promotore finanziario prende contatto con i clienti e cerca di stabilire con loro una linea diretta di comunicazione, per offrire i servizi proposti dall’ente, eventualmente, è anche disposto ad uscire dalle sedi aziendali per recarsi a casa dei clienti o delle imprese potenzialmente interessate all’acquisto, così da avere la possibilità di analizzarne le esigenze e di promuovere prodotti o servizi finanziari facendo leva su rapporti professionali e umani altrimenti molto complicati da creare a distanza. In caso di successo, è lui ad essere responsabile della stipula dei contratti e dell’assistenza ai propri clienti, questo significa che il suo lavoro non termina al momento della firma d’acquisto di un prodotto o servizio, ma prosegue anche dopo, dato che sarà proprio il promotore finanziario a dovere tenere aggiornato il cliente sull’andamento del suo investimento. Infine, il promotore finanziario si occupa anche della consegna di tutti i documenti di rito al cliente.

In sintesi, questo professionista:

  • partecipa a riunioni con l’intermediario abilitato per il quale lavora per essere informato su prodotti e politiche di vendita
  • monitora l’andamento del mercato mobiliare, dei tassi di interesse, dei prodotti di investimento
  • contatta e fa visita a clienti o potenziali clienti per promuovere strumenti finanziari, servizi e attività di investimento
  • stipula contratti di investimento per conto del soggetto abilitato per cui opera
  • tiene informati i clienti sull’andamento degli investimenti

Come diventare Promotore finanziario (Consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede)

Consulente-finanziario

Requisiti di base

Il percorso di studi del promotore finanziario prevede un titolo di studio non inferiore al diploma di Scuola Media Superiore per un corso di studi di durata quinquennale.

Ovviamente per svolgere al meglio la professione sarà bene intraprendere un percorso universitario incentrato sulle tematiche economico-finanziarie.

Una laurea triennale in Economia e Aziendale e Management sarà senza dubbio un buon modo per riuscire a svolgere al meglio questo tipo di lavoro, perché si assimileranno i concetti di:

  • economia
  • finanza
  • basi di matematica
  • analisi e statistica

Il percorso permetterà così di essere preparati al meglio per affrontare in un secondo momento l’esame d’accesso alla professione e la conseguente iscrizione all’albo.

Oltre a facilitare il candidato nel corso del test per l’iscrizione una laurea di questo tipo sarà un buon modo per comprendere al meglio gli strumenti che si andranno a proporre e soprattutto per riuscire a rispondere alle domande dei futuri clienti.

Requisiti di onorabilità

Per potersi iscrivere all’Albo, è necessario possedere questi requisiti:

  • Non bisogna essere inabilitato, interdetto, fallito e neanche condannato ad una pena che comporta l’interdizione, anche nel caso in cui sia solo temporanea, dai pubblici uffici o la non capacità ad esercitare uffici direttivi (Codice Civile articolo 2382)
  • Non si deve essere soggetto a misure preventive come previsto dalla normativa antimafia, fatta eccezione nel caso in cui si ha la riabilitazione
  • Non bisogna avere condanne con una sentenza irrevocabile, e anche in questo caso fatta eccezione nei casi di riabilitazione

Requisiti di professionalità

Possono ottenere l’inserimento nell’Albo dei Promotori Finanziari, senza superare la prova valutativa, i soggetto che hanno avuto esperienze professionali come:

  • Agenti di cambio abilitati ufficialmente
  • Negoziatori abilitati ad esercitare la professione nei mercati regolamentari
  • Funzionari di banca o anche di un impresa d’investimento (almeno 3 anni di esperienza in servizi per l’investimento)
  • Funzionari di Sim o banche con mansioni di responsabili del controllo interno per almeno tre anni

Esame di accesso

promotori-finanziari

Per conseguire l’abilitazione professionale, come abbiamo detto, sarà necessario svolgere un esame e una volta superato si potrà presentare richiesta per essere iscritti all’Albo unico Promotori Finanziari ed esercitare la professione.

L’esame avrà una durata di 85 minuti e si comporrà di 60 domande a risposta multipla.

Ogni quesito avrà 4 risposte di cui soltanto uno sarà quella corretta e le domande saranno così distribuite:

  • 40 interrogativi daranno un punteggio di 2 punti per ogni risposta corretta e saranno suddivisi in 28 quesiti teorici e 12 domande di carattere pratico;
  • le restanti 20 domande daranno diritto ad 1 punto ciascuna e saranno tutte di carattere teorico.

Il voto massimo che il candidato potrà conseguire sarà quindi 100 e l’esame si considererà superato con una votazione non inferiore a 80 punti.

L’esame si svolge sempre solo in forma scritta e non prevede alcun tipo di prova orale e quindi superato lo scritto sarà possibile effettuare l’iscrizione all’albo.

La prova scritta verrà somministrata ai candidati mediante supporto informatico e le domande verranno scelte da un database di 5.000 quesiti consultabili sul sito ufficiale dell’Albo.

In sede d’esame ad ogni candidato verrà assegnata una postazione, dove si svolgerà il test, che sarà online.

Questa prova viene effettuata 3 volte l’anno e si svolge solitamente ogni 4 mesi circa; durante la prova è presente una commissione esaminatrice e un segretario scelto alla sezione territoriale dell’APF di competenza.

Una volta che si sarà superato il test ci si potrà iscrivere all’Albo e in questa occasione si dovranno presentare le seguenti attestazioni:

  • documento che attesti il superamento dell’esame;
  • documento di residenza nella sezione territoriale dell’APF a cui si fa richiesta;
  • attestazione di essere in possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità;
  • Diploma di Scuola Media Superiore;
  • certificazione di non essere stato accusato e condannato all’estero per provvedimenti corrispondenti a quelli che causerebbero la perdita dei requisiti di onorabilità in Italia;
  • ricevuta che attesti il versamento del contributo previsto per la domanda di ammissione;
  • attestazione che affermi di non trovarsi in nessuna delle situazioni di incompatibilità descritte dall’articolo 106 del Regolamento stabilito per gli Intermediari.

A questo punto si potrà versare la quota d’iscrizione all’albo e si potrà esercitare la professione di Promotore finanziario.

Quanto guadagna un Promotore finanziario

I Promotori finanziari dipendenti dagli istituti bancari hanno una remunerazione annua che oscilla dai 30.000 ai 50.000 euro.

Una percentuale di professionisti che ha maturato esperienze decennali nella mansione ha però una retribuzione fra i 100.000 e i 180.000 euro, in questo caso, però, si tratta di professionisti senior con un portafoglio clienti esteso e remunerativo.

Lo stipendio del promotore finanziario nella pressoché totalità dei casi, oltre al fisso, ha anche delle provvigioni che variano in base a quanto si produce (e quindi vende) in un determinato periodo.

Spesso alle provvigioni si aggiungono bonus.

L’insieme di queste parti variabili (provvigioni e bonus) possono incidere in misura significativa (oltre il 50%) sui guadagni di questa figura.