Project Manager – Come Diventare, Cosa Fa e Quanto Guadagna

Vi ho lasciato poco fa in compagnia dell’Export Manager e ora è giunto il momento di presentare il secondo protagonista di questa tranche di esperti/responsabili: il Project Manager, ovvero il responsabile di progetto.

A primo impatto, ci verrebbe naturale immaginare qualcuno che si affanna, tenendo sottobraccio ingombranti render, fogli A5 arrotolati in qualche modo, pronti per essere ammassati o stesi su un grande tavolo, durante un meeting nella sala riunioni.

In realtà, l’immagine che vedete in alto dovrebbe darvi un indizio importante su questo professionista: non ci interessano tanto le sue capacità da equilibrista, quanto, più che altro, quelle organizzative e di problem solving, la facilità a proporsi come leader in un gruppo e allo stesso tempo, la passione per il lavoro in team: scopriamo insieme compiti, percorso formativo e stipendio del responsabile di progetto, il Project Manager.

Project Manager: chi è e cosa fa

Responsabile-di-Progetto

Il Project Manager è conosciuto in Italia come “Responsabile di Progetto” e si occupa dell’avvio, pianificazione, esecuzione, controllo e chiusura di un progetto, seguendo tecniche e metodi di Project Management.

Fermi tutti, cosa sono le tecniche di Project Management?

Si tratta di un insieme di attività differenti, che mirano

  • alla gestione di un progetto
  • al raggiungimento degli obiettivi che ci si prefigge
  • alla pianificazione di ogni singola fase del processo

E chi dirige i lavori in qualità di egregio supervisore? Il responsabile di progetto appunto.

Altra domanda che mi/ci dovrebbe sorgere spontanea prima di procedere è, cosa intendiamo in questo caso conla parola progetto?

Il progetto in questa sede, non ha niente a che vedere con la realizzazione materiale di un oggetto complesso, come una nave o un condominio, bensì si riferisce al raggiungimento di uno o più obiettivi, da cui ci si aspetta in seguito, di ricevere specifici feedback interni ed esterni all’azienda.

In questo senso, il progetto non si riduce a una data di consegna da rispettare, né ad una serie di attività da svolgere o compiti da assolvere. Al contrario, lo si traduce nella soddisfazione del cliente, che viene messo in condizione di godere pienamente di un bene o un servizio realizzato come si deve, ricevendo tutti i benefici attesi.

Il compito (in termini generali) di un Project Manager è la gestione operativa di un progetto e, quindi, la supervisione e il controllo di tutte quelle operazioni che lo definiscono. Altro aspetto caro al nostro professionista è quello di portare a termine tale progetto, rispettando, per ogni fase, scadenze e budget. Entriamo meglio nel dettaglio.

Compiti e mansioni del Project Manager

La prima responsabilità del Project Manager è creare un piano strategico, strutturato per il raggiungimento del risultato desiderato. Il piano è importante sia come “cartamodello” da seguire durante la messa in atto del progetto, sia come “crash test” approvato, che sia in grado di convincere la direzione a far passare il progetto.

In alcuni casi è il Project Manager in persona a proporre l’idea su cui si fonda lo sviluppo del progetto, in altri casi invece si limita (si fa per dire) a coordinare progetti proposti da altri.

Per realizzare il progetto poi, il Project Manager ha bisogno di fidati collaboratori e quindi, di risorse umane. È molto importante che si circondi delle persone giuste, costruendo un team dalle competenze adeguate e funzionali al progetto. Il Project Manager le seleziona tra i lavoratori dell’azienda oppure fa riferimento a consulenti e personale esterno.

Una volta creato il team, il nostro responsabile:

  • assegna mansioni e scadenze
  • fornisce gli strumenti per la collaborazione
  •  riduce al minimo le interferenze esterne (che creano disturbo)
  •  organizza regolarmente riunioni e meeting (individuali e di gruppo)
  • monitora l’andamento del lavoro
  • compila report sui progressi svolti
  • interviene, se necessario, per riorganizzare le mansioni o rimodellare il gruppo di lavoro.
  • gestisce il contatto con tutti i referenti esterni al team (fornitori, clienti, investitori)

Rientrano nei compiti del responsabile di progetto anche il rispetto dei limiti di budget e la gestione dei tempi:

  • limiti di budget: il Project Manager deve stimare con precisione l’entità dell’investimento necessario e completare il progetto mantenendosi all’interno della cifra stimata.
  • gestione dei tempi: Il Project Manager calcola nel modo più preciso possibile le tempistiche necessarie all’attuarsi del progetto, definendo la durata delle varie fasi e pianificando un vero e proprio calendario. Oltre a questo, monitora costantemente l’andamento dei lavori per assicurarsi che i tempi previsti vengano rispettati e che il risultato sia raggiunto entro la scadenza prevista (deadline)

In ultimo, attività fondamentale del Project Manager è quella di creare report (penultimo punto dell’elenco) e documenti per comunicare in maniera trasparente con il team di lavoro, che a sua volta ha bisogno di avere informazioni dettagliate durante ogni fase e di ricevere feedback costanti sul lavoro svolto.

Competenze richieste a un Project Manager

Project-Manager

In caso non vi sembrasse abbastanza tosta la posizione del responsabile di progetto, date un’occhiata alle seguenti competenze richieste ad un ipotetico candidato alla posizione

  • Competenza nella gestione di progetti
  • Capacità di pianificazione strategica, gestione del rischio e gestione del cambiamento
  • Conoscenza dei software per la gestione dei progetti
  • Pensiero critico e problem solving
  • Leadership e capacità decisionali
  • Capacità organizzative
  • Doti comunicative scritte e orali
  • Attenzione ai dettagli
  • Capacità di negoziazione e di risoluzione dei conflitti
  • Adattabilità
  • Resistenza allo stress

Se siete stati attenti, scorrendo l’elenco vi sarete accorti che siamo in presenza sia di competenze tecniche che di elementi più personali, come la dote comunicativa e l’attenzione ai dettagli; questo per farvi capire due concetti importanti

  • Il primo è che, oltre ad una preparazione mirata al risolversi di aspetti prettamente gestionali, la figura candidata per questa posizione deve possedere soft skills (competenze trasversali) di tipo relazionale e comunicativo: requisiti ormai obbligatori praticamente per tutte le figure professionali sorte di recente.
  • Il secondo è che, come buona notizia, chiunque può diventare un Project Manager, dal momento che sono molto vasti i campi in cui può agire; un progetto può riferirsi a diversi contesti, a diversi settori aziendali e quindi, con un po’ di impegno e una formazione adeguata (anche correggendosi in corso d’opera) chiunque può raggiungere questo obiettivo.

Come diventare un Project Manager?

Lo abbiamo detto prima, chiunque può diventare Project Manager. Ci sono diversi modi per arrivare a ricoprire tale posizione: un esempio può essere quello di conoscere in modo approfondito un determinato settore e, dopo un lungo percorso lavorativo, aver acquisito competenze tali da poter gestire e coordinare in modo efficace i progetti dell’area di riferimento.

In altri casi invece, si punta fin dall’inizio ad una carriera nel Project Management (accennato ad inizio articolo): si investe quindi in formazione specifica, certificazioni e si fanno le prime esperienze come Junior Project Manager (il corrispettivo del Junior Export Manager), per la gestione di progetti di entità ridotta, con budget e responsabilità limitate.

Al crescere delle capacità di gestione, i progetti diventano sempre più complessi, fino a diventare Senior Project Manager, la figura che controlla l’andamento di progetti di importanza strategica, che richiedono budget di investimento di notevole peso.

La formazione per diventare Project Manager varia molto a seconda del campo di lavoro: le lauree richieste più di frequente sono in Economia, Management e Finanza, per l’importanza che riveste la gestione finanziaria del progetto. Ad ogni modo, se si desidera coordinare progetti in campi tecnici specifici, come accade ad un Project Manager di ingegneria, può essere necessario un diploma di laurea ad esempio in Informatica, Ingegneria o Marketing. In alcuni casi capita invece, che per ottenere il posto di Project Manager vengano valorizzate maggiormente l’esperienza acquisita e la profonda conoscenza e competenza in un determinato settore, piuttosto che il semplice titolo di studio.

Indipendentemente dalla strada che ci si trovi a percorrere, può risultare utile frequentare corsi di Project Management proposti da università, istituti e centri di formazione e l’ottenimento di apposite certificazioni: le più diffuse a livello internazionale sono PMP (Project Management Professional) e Prince2(Project In Controlled Environments, altro metodo di Project Management).

Da incidere su pietra, il fatto che le conoscenze informatiche sono fondamentali per tutti i tipi di Project Manager, tanto più per i professionisti attivi in ambito tecnologico.

Perché diventare Project Manager?

un-Project-Manager

La professione di Project Manager, figura di spicco nel mercato del lavoro dell’immediato futuro (previsto nei prossimi 10 anni un incremento delle richieste pari al 33% e una creazione di circa 22 milioni di nuovi posti di lavoro) assicura l’accesso ad un mercato molto ampio e in continua espansione: le posizioni aperte sono davvero tante e in campi differenti ; sono diffuse sia in Italia che all’estero, nel caso qualcuno tra voi puntasse su una carriera oltre lo Stivale.

Per questa mansione, dicevamo, la varietà è certezza: ogni progetto infatti è unico, così come diverse sono le sfide che si devono affrontare.

Il Project Manager impara sempre qualcosa di nuovo e viene in contatto giornalmente con nuove competenze, che aumentano il suo bagaglio di esperienza e conoscenze. E se l’adattabilità (riguardate l’elenco delle competenze) è un requisito importante per questa posizione, le competenze gestionali e di leadership sviluppate in corso d’opera, aprono le porte per molte altre carriere, in diverse aree.

Altro aspetto da non sottovalutare è lo stipendio, davvero competitivo, per quanto come ormai ripetiamo da un pezzo, settore, anni di esperienza e luogo di lavoro possano incidere sulla retribuzione. Elemento come sempre interessante quello della retribuzione: pronti per sapere a quanto ammonta la paga di un responsabile di progetto?

Quanto guadagna un Project Manager?

Settore, azienda, Paese e regione specifica possono fare la differenza in termini di retribuzione. In Italia si può dire che il Project Manager guadagni mediamente tra i 30.000 euro e i 50.000 euro all’anno, a cui si possono aggiungere eventuali benefit come lo smartphone ecc. Ma se si tratta di una figura con esperienza internazionale più che decennale, cambia il modello di smartphone proposto e pure l’asticella della retribuzione, che si alza fino a superare anche i 70.000 euro annui. Pensateci .

Sbocchi professionali

La principale evoluzione della carriera di un Project Manager è diventare Program Manager, cioè il responsabile che coordina un tot di progetti collegati per il raggiungimento dei risultati in un quadro generale più ampio e quindi, di un programma globale.

Tuttavia, le competenze in Project Management possono essere trasferite con facilità in tanti altri ambiti manageriali e direttivi, diversi a seconda del settore di competenza: nulla vieta a un responsabile di progetto di diventare ad esempio responsabile di produzione (Production Manager), responsabile di prodotto (Product Manager), responsabile tecnologia dell’informazione (Information Technology Manager), oppure responsabile della qualità (Quality Manager). Ripeto, pensateci.