Personal Trainer – Come Diventare, Cosa Fa e Quanto Guadagna

Cercavo di scoprire chi detenesse la paternità di questa affermazione in particolare, poi ripensandoci ho realizzato che qualunque persona votata all’attività motoria lo avrà confermato non una, ma almeno mille volte.

“ Ogni persona è un insieme indissolubile di corpo, mente e anima. Per questo motivo curando il proprio corpo possiamo migliorare anche la nostra mente.”

Perché allenare il corpo?

Se aprite un qualsiasi social, sfogliate un magazine o spolliciate sul telecomando dal divano vi sarete accorti che fioccano riferimenti e sollecitazioni all’avere un corpo tonico e ben definito, non solo per la durata delle vacanze estive. Lo stimolo rimane attivo 365 giorni l’anno e sì, per qualcuno può trattarsi di pura strategia marketing (devono pur vendere il tale attrezzo o il tale trattamento a soli 49,99 euro +IVA); per chi legge tra le righe invece, questi continui rimandi all’attività fisica e alla cura del corpo altro non sono che incentivi, utili a scongiurare la combo scrivania – divano – automobile; una miscela davvero penalizzante per la nostra salute, sia di mente sia corporea.

Diciamolo senza troppi drammi, siamo un popolo di pigri. O meglio, se preferite posso dividervi (e dividerci) in tre grandi gruppi: gli sportivi, quelli che vanno un pò spinti ma ce la fanno e la categoria  Pigri. Tra questi tre, il gruppo dei più disciplinati riesce a ritagliarsi spazio per sè e a gestire l’allenamento in maniera costante e performante. Ma per chi tra noi, il solo movimento costante è affare assai complicato, qualcuno dall’alto deve pur intervenire.

Personalmente le ho provate un pò tutte: abbonamenti in palestra, corsi on line, esercizi a casa. Risultato? Per chi come me non è cresciuto con la sana abitudine all’attività fisica, mollare (alla lunga) è inevitabile.

E allora, chi ci aiuta a mantenere un corpo in salute se siamo troppo impegnati o semplicemente troppo pigri? Il Personal Trainer.

Chi è il Personal Trainer?

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Il Personal Trainer o allenatore personale è quel professionista che si occupa dell‘allenamento personalizzato di qualcuno, per affiancarlo nel raggiungimento di obiettivi previamente studiati e concordati, in base alle esigenze di quella persona in particolare.

Qualunque sia la motivazione (dimagrimento, tonificazione, aumento della massa muscolare) il Personal Trainer interviene per formulare il programma di allenamento ad hoc, adattando l’attività sportiva alla situazione specifica della persona e stimolandola nel mantenere costante l’impegno nel corso del tempo.

Cosa fa un Personal Trainer?

Ciò che caratterizza il/la Personal Trainer è la capacità di selezionare le diverse conoscenze (anche approfondite) in ambito motorio e tradurle in un percorso mirato per quel tipo di persona:con il Personal si scelgono approccio ed esercizi in base a caratteristiche fisiche specifiche, necessità e ovviamente, anche in base alle richieste di partenza.

Ma non si tratta unicamente di esercizio fisico: il Personal Trainer fornisce tutto il supporto necessario, soprattutto motivazionale, affinché il lavoro (spesso faticoso) produca i suoi frutti.

Il lavoro col Personal Trainer

Ho pensato di dividere il personal training in due fasi, perché fosse più chiaro ciò che comporta questo lavoro: dapprima una sorta di scanner sulla persona che desidera usufruire di questo servizio e per secondo, un approccio via via sempre più marcato e deciso, che porti al raggiungimento dei risultati sperati (con costanza e tanta pazienza, questo va detto).

Prima Fase

  • Valutare lo stato generale di salute del cliente
  • Individuare il miglior percorso per il singolo
  • Stilare un piano di allenamento efficace e soprattutto “fattibile”

Il primo incontro con un Personal Trainer, come sopra elencato,  è dedicato all’anamnesi (raccolta di dati e informazioni personali) individuale, proprio come nel caso di un incontro medico-paziente: qui si raccolgono informazioni anagrafiche ma non solo: valutazione della salute generale, eventuale storia sportiva, motivazioni che stanno alla base della scelta intrapresa, obiettivi che si desidera raggiungere. Oltre a questo, è fondamentale capire fin da subito disponibilità di frequenza e sostenibilità degli allenamenti.

A questo proposito tornano utili al professionista dei test di valutazione generale e di composizione corporea: un esempio può essere il test di resistenza muscolare.

Una volta ottenuti e registrati questi dati, il Personal Trainer può preparare una scheda personalizzata di allenamenti che sia: realmente fattibile nel tempo, efficace e compatibile con la situazione fisica del cliente.

Seconda Fase

  • Incoraggiare e motivare alla la frequenza degli allenamenti per raggiungere i risultati prefissati
  • Affiancare e guidare il cliente nel corretto svolgimento degli esercizi fisici
  • Monitorare l’andamento degli allenamenti, i progressi e gli obiettivi raggiunti, se necessario, modificare la scheda/il programma.
  • Indirizzare la persona verso uno stile di vita attivo e sano, complice una corretta alimentazione

Dopo aver stabilito obiettivi, tempistiche e modalità di allenamento, altro compito del Personal Trainer è il sostegno e l’affiancamento al proprio cliente durante le sessioni. L’affiancamento deve intendersi durante lo svolgimento dei singoli esercizi, non tanto per mancata fiducia nelle capacità del cliente, piuttosto per verificare che questi siano svolti correttamente, scongiurando rischi di contratture per esempio (ma anche nella migliore delle ipotesi, per evitare l’inefficacia dell’esercizio).

Ancor più nel concreto, il trainer regola i macchinari, prepara manubri e kettlebell. Fornisce anche supporto motivazionale, oltre a consigli utili per mantenere in generale uno stile di vita sano, che comprende anche il “tasto dolente” alimentazione.

Come diventare un Personal Trainer

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Per diventare Personal Trainerè necessaria una formazione in Scienze Motorie. E questa è la base per tutti. Detto questo, si può scegliere il percorso universitario, diventando professionista laureato in Scienze Motorie (e affrontare materie quali anatomia, nutrizione, biomeccanica del movimento, fisiologia dell’esercizio), oppure scegliere corsi di formazione per personal trainer sostenuti da federazioni, enti o istituti privati.

Un professionista di un certo calibro in generale,  si tratti di un trainer laureato in Scienze Motorie o di qualcuno che si sta formando con corsi appositi, deve essere sì un profondo conoscitore dell’attività fisica, ma a livello veramente ampio.

Cosa significa? Che deve essere quindi preparato sia dal punto di vista pratico (saper eseguire/presentare correttamente un esercizio) sia, importantissimo, da quello della sicurezza (saper individuare movimenti che possono cagionare anche un singolo muscolo del cliente).

Dove lavora un Personal Trainer?

Gli spazi lavorativi del Personal Trainer sono ovviamente palestre, centri fitness e club sportivi. Tuttavia, rende bene anche la strada del Personal Trainer a domicilio, che permette di eseguire e usufruire di un servizio di personal direttamente presso gli ambienti privati del cliente (puntando così ad un allenamento a domicilio)

Il Personal può lavorare come libero professionista o dipendere da centri sportivi o palestre. A questo proposito si aprono diversi scenari e possibilità lavorative: chi lavora per le palestre può diventare per esempio il classico Gym Trainer o un Fitness Trainer (si tratta di proseguire ulteriormente la formazione, aggiungendo al proprio CV un corso per Istruttore di Fitness).

Per chi decide di lavorare in proprio invece, la faccenda si fa più impegnativa: è necessario procurarsi in maniera autonoma i clienti e curare gli aspetti burocratici della professione allo stesso modo: questo però permette di realizzare maggiori guadagni rispetto alla prospettiva della paga base fissa. Come spesso accade, il coraggio viene premiato. Il passo successivo a cui tanti aspirano, è sicuramente aprire una palestra di proprietà.

Quanto Guadagna un Personal Trainer?

Lo stipendio di un Personal Trainer può partire da un minimo di 800 euro mensili. Quello massimo può superare invece  i 4.000 euro al mese.

Qui il distinguo principale è: quale delle due strade ha deciso di percorrere? Libero professionista o collaboratore/dipendente? Come secondo aspetto, non meno importante ci sono gli anni di esperienza alle spalle. Terzo aspetto, parlo ai Personal liberi professionisti: Ho creato un buon giro di clienti?

Per stare sul generale e non creare troppa confusione, possiamo dire che lo stipendio medio di un Personal Trainer in Italia, si aggira sui 1.750 euro al mese (circa 33.000 € lordi all’anno).

Che facciate parte del Team Pigri o di quello con qualche speranza, il consiglio è di  affidarsi sempre a degli specialisti del settore, soprattutto che siano qualificati!