NEMECH: ARTE 2.0

Cari geek amanti dell’arte (siete tantissimi, lo so) ammettiamolo: non è un paese per vecchi. Belli, i tempi dell’occhio “taumaturgico” del conoscitore, dei cataloghi cartacei delle mostre, delle diapositive in bianco-e-nero e delle fototeche; ma in un mondo fatto di librerie digitali, opere d’arte virtuali e tridimensionali, stampe in 3D di riproduzioni artistiche, sensori che controllano un monumento, rilevatori di presenze accanto a un bene artistico, droni che ci osservano mentre siamo in un museo, ritratti tecnologici dei nostri interessi culturali, dispositivi mobili indossabili, bisogna per forza stare al passo coi tempi.

Ecco perché il 22 luglio verrà inaugurato a Firenze il Nemech (New Media for Cultural Heritage); primo centro italiano specializzato nel mettere a servizio dell’arte e della cultura le più aggiornate tecnologie digitali; con una sede non scelta certo a caso: l’ex carcere femminile Le Murate, uno dei più suggestivi ambienti della città nonché fucina creativa dedicata alle sperimentazioni culturali e artistiche.

lemurate

Obiettivo di questo Centro (che si richiama direttamente all’università di Firenze e alla regione toscana) è lo studio e l’applicazione delle tecnologie multimediali per la valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici e degli istituti e delle attività presenti nel territorio toscano e nazionale, per la sperimentazione di nuove modalità di fruizione, e per la promozione e la qualificazione dell’offerta culturale e delle attività connesse.

«In pratica? Faremo turismo in modo più smart» – spiega il prof. Alberto Del Bimbo, fondatore di Nemech – «È cambiato il modo di fare turismo, di godere di un’opera d’arte, di un museo, o di un libro, ed è importante non sclerotizzare il pericoloso diaframma che si sta formando tra il ricchissimo patrimonio culturale del nostro paese e i cittadini o i turisti. La tecnologia in questo può aiutarci».
Si tratta di far dialogare l’arte e la cultura con la contemporaneità: come applicazioni sui nostri smartphone che ci permettono di risalire alle informazioni sulle opere d’arte, sul’artista, sulla mostra e sugli eventi nelle vicinanze. Ma i progetti sono appunto vastissimi, e consentono di far dialogare a 360 gradi l’utente con le strutture che erogano arte e cultura.

E infatti si prepara anche una nuova scuola per chi vuole diventare un professionista specializzato in tecnologie applicate agli ambiti culturali e artistici, compresa la comunicazione. Da settembre cominceranno corsi “all’americana”, dove chiunque può acquistare moduli formativi a basso costo ma di alta qualità formativa (con tanto di crediti professionali): “Web and mobile technologies”, “Video and Graphics”, “3D Thecnology and application”, “Emerging and future technologies”, “Evolutionary Communication”, con docenti insegneranno materie a innovative, come gli spazi interattivi multimediali, il sound design, i sistemi di computer vision, l’internet of things, fino ai nuovi giornalismi; ricercatori dei Dipartimenti di area Umanistica e Tecnologica dell’Università di Firenze, ma anche altri dalle più prestigiose Università Europee e del mondo.