Make up artist: come diventarlo, cosa fa e quanto guadagna

“Non vi è alcun cosmetico per la bellezza come la felicità.” (Lady Blessington)

Cara contessa, sarà anche vero ma oggi mi permetta di sfatare il mito.

Se fosse vissuta ai tempi nostri, son certa che un bravo make up artist le avrebbe fatto cambiare idea!

Perfetto, terminata la conversazione immaginaria con Lady Blessington, scrittrice e aristocratica, torniamo al professionista del trucco: il make up artist.

Che lavoro è quello di make up artist?

Quello del make up artist è un lavoro in qualche modo complesso: come vedremo tra poco, non basta saper maneggiare un beauty case o aver truccato l’amica o la zia in vista del matrimonio di turno, perché ci si possa definire professionisti.

Il make up artist è, tradotto alla lettera, un “artista del trucco”, dunque la versione moderna di quello che noi per anni abbiamo chiamato truccatore/truccatrice.

In realtà le due figure combaciano, anche se il make up artist ha una carica creativa e fashion decisamente più marcata rispetto ai truccatori di una volta. Merito anche e soprattutto di un’epoca social, che vede nello stile marcato il fattore dominante di comunicazione. Non a caso, oggi, trucco e abbigliamento sono due tra i settori più ricchi e più di spicco sul mercato.

Il make up artist sicuramente si distingue per manualità e creatività, non solo: può distinguersi come ogni altro professionista nella continua e costante ricerca del miglioramento, in questo caso grazie ad aggiornamenti sulle ultime tendenze di cosmetici e moda.

Un caso molto amato di make up artist in Italia è quello di Clio Zammatteo: classe 1982, fondatrice del marchio ClioMakeUp, è sicuramente una figura poliedrica: truccatrice, youtuber, conduttrice televisiva e imprenditrice italiana. Mamma di due bimbe,Grace e Joy, nel luglio 2008 apre su YouTube il canale ClioMakeUp che ben presto conosce la popolarità, con oltre 1 milione di iscritti e più di 200 milioni di visualizzazioni totali; il suo profilo risulta essere attualmente fra quelli maggiormente seguiti su YouTube Italia.

Cosa fa il make up artist e come diventarlo?

Make-up

 Dopo tutto questo bel preambolo veniamo al sodo: cosa fa materialmente un make up artist?

  1.  Studia la fisionomia del volto e decide come valorizzarlo (se necessario si attiene alle “esigenze di copione”che gli sono state commissionate)
  2.  Maneggia e applica magistralmente tutti i cosmetici passando dalla teoria di libri e riviste, al volto
  3. Applica con estrema precisione il trucco, attenendosi a specifiche tecniche (niente improvvisazione!)
  4. si assicura che i passaggi precedenti rispettino le  tempistiche assegnate dai committenti

Inoltre, di particolare rilevanza è la responsabilità del professionista nel trattare il viso, la pelle delle persone: compito non da poco, vista la delicatezza della parte implicata.

Quindi, come iniziare per diventare make up artist? Ecco alcuni suggerimenti che arrivano da professionisti oltre oceano:

  •  Vincent Oquendo Fate esperienza lavorando nel settore retail come commessa nei reparti profumeria, cosmesi e trucco.
  • Monika Blunder: Il modo migliore per imparare è fare da assistente ad un make-up artist già affermato. In questo modo è possibile osservare come lavora, imparare tecniche professionali e farsi un’idea di come funziona il settore.

Make up artist, come iniziare

Come suggerisce invece Michele Magnani, italianissimo Global Senior Artist dell’azienda MAC “per diventare make up artist il primo passo è studiare in un’accademia, alla quale ci si può iscrivere al termine delle scuole medie superiori” e proseguendo, sottolinea quanto sia importante capire che non si tratta di un hobby, ma di una professione vera e propria, che quindi necessita di competenze specifiche. 

Ogni professionista ha in ogni caso una storia e un percorso differente alle spalle: la maggioranza si approccia a questo universo con il fai da te e poi sceglie di specializzarsi, iscrivendosi ad un corso o ad un’accademia di settore. Chi invece non scopre la passione per caso, la può incontrare occupandosi di trattamenti estetici, grazie al trucco come servizio aggiunto dall’estetista, quindi con tutto ciò che riguarda il trucco permanente, ma anche ad esempio un make up per eventi importanti, uno su tutti, il trucco sposa.

Altro caso, quello del make up artist che lavora per case cosmetiche: alcuni professionisti, dopo un’iniziale ed inevitabile gavetta, entrano in un’azienda di cosmetici, dove ricoprono molteplici incarichi: per esempio, gestiscono le sessioni di make up effettuate nei negozi (come profumerie e department store), si occupano della formazione del personale o ancora, lavorano alle campagne di comunicazione.

Dove studiare l’arte del make up?

Cosa-fa-il-make-up-artist

    •  Accademia di Trucco Professionale di Roma

    •  Art & Make Up School a Bologna

    • MBAcademy a Milano

    • Make Up Art a Torino

Chi si sente motivato ad intraprendere questa carriera (sicuramente non facile) dovrà, per forza di cose, concentrarsi nell’acquisire la migliore preparazione alla propria portata e secondo le personali propensioni, senza ciondolarsi beatamente sul fatto che non sia richiesto uno specifico titolo di studio per definirne la professione.

Per fare questo lavoro, non è soltanto necessario dotarsi della preparazione adeguata, ma anche mantenere l’occhio vigile su centri in cui, di fatto, si registrano le maggiori domande per la professione di truccatore: Milano e Roma sicuramente sono “piazze” importanti e frequentate, che offrono ottime possibilità lavorative.

Quindi, tirando le somme: importante l’impegno, la scelta della scuola/accademia più adatta a ciascuno e infine, una visione abbastanza chiara del come mi muovo una volta finito gli studi? Su quale realtà posso concentrare i miei sforzi?

Tornando alla scelta della scuola di formazione, è importante che il programma di studi sia focalizzato sia sulla parte teorica che sulla pratica. La scelta dipenderà dal tipo di truccatore che si intende diventare, esistono infatti tre macro categorie a cui avvicinarsi:

  • Truccatore correttivo, quello specializzato in chiaroscuri, correttori, fondotinta e ciprie, viso e correzioni. Occhio di riguardo per le luci nel trucco, naturale/artificiale;
  • Truccatore per lo spettacolo, quello che si occupa di trucco scenico e trucco teatrale, previa formazione approfondita sui caratteri espressivi dei personaggi;
  • Truccatore per la fotografia, preparato un po’ su tutto, si intende anche di anatomia artistica.

In ogni caso materie come la cosmetologia, l’allergologia insieme allo studio dei materiali, degli strumenti e delle fasi del trucco, (senza tralasciare eccipienti, principi attivi e additivi) sono le basi per ogni specializzazione.

Quanto guadagna un make up artist?

Parlando di cifre, tutto dipende dalla tipologia e qualità dei propri clienti, ma per attenersi ad una media nazionale, in Italia la paga mensile per un artista del make up (alla sua prima esperienza) assunto per esempio in teatro, oscilla intorno agli 800 euro al mese. Nel caso dei grandi professionisti del settore make up artistico, la remunerazione invece arriva anche a un milione di euro annui.

Chiaro è che i professionisti più famosi guadagnano cifre decisamente più elevate e spesso operano come liberi professionisti, perché questo è il sistema migliore per farsi conoscere e per ottenere i lavori più interessanti.

L’etichetta del free-lance risulta essere la carta più giocata e spendibile, ma ci sono anche una serie di possibilità di assunzioni presso diverse aziende italiane e non. Il mondo del make up poi consente davvero di accedere ad una quantità enorme di opportunità professionali, principalmente abbiamo visto come liberi professionisti, più raramente come dipendenti.

Se si entra ancor meglio nello specifico del discorso, il guadagno di un truccatore può essere misurato in base alle sedute e in genere una seduta parte da un minimo di 30 euro fino ad arrivare a 400 euro, a seconda dell’urgenza, del cliente e dell’evento. Ad ogni modo, parlando di cifre annue, un make up artist in Italia guadagna in media da 16.000 euro a 25.000 euro all’anno.

Come farsi conoscere come make up artist?

Bisogna ricordare di non perdere la motivazione e la fiducia in sé stessi, visto che nessuna scuola (questo vale un po’ per ogni settore professionale) può garantire la certezza di un lavoro. Quindi dopo essersi formati, sarà necessario lavorare sulla propria persona, come? Con una buona promozione di sé stessi. Il consiglio è quello di non limitarsi ai classici biglietti da visita, al contrario di creare un proprio blog o delle gallerie fotografiche sui social network.

Altro must per pubblicizzarsi è preparare un proprio book, che raccolga tutti i lavori di cui si va particolarmente fieri: per il truccatore questo è parte integrante e sostanziale del proprio curriculum vitae, sostituisce un po’ l’idea della lettera di presentazione: dice molto di come si è, senza troppi giri di parole.

Il costante aggiornamento professionale, in ultimo, è un altro fattore di rilievo, perché le mode e le tendenze vanno osservate, capite e reinterpretate, utilizzando ogni mezzo a propria disposizione. All’inizio, come consigliavano alcuni tra i migliori make up artist di oltre oceano, sarà il caso di affiancare qualche professionista del settore, magari attraverso dei tirocini o stage, che permettano di imparare dall’esperienza altrui e, quali città più forti in questo settore se non Milano e Roma, appena citate, dove di fatto si hanno i maggiori sbocchi lavorativi: città della moda e del cinema che fanno da passerella a grandi personaggi e grandi opportunità.