Il Funzionario Giudiziario: Cosa fa e come diventarlo

Chi è

Il Funzionario Giudiziario è uno specialista che lavora all’interno delle segreterie giudiziarie e delle cancellerie.

Si tratta di una vera e propria figura amministrativa che si occupa di una serie di procedure penali e civili.

Risulta essere un dipendente dell’Amministrazione Giudiziaria, e può svolgere il proprio lavoro presso gli uffici periferici di questa o presso le articolazioni centrali.

Il Funzionario Giudiziario può infatti lavorare in Corti d’Appello, Procure Generali e Procure della Repubblica, Tribunali e Tribunali di Sorveglianza, Uffici di Sorveglianza, Uffici del Giudice di Pace ossia in strutture che rappresentano l’interfaccia tra l’esterno e il complesso degli uffici giudiziari

E’ un lavoratore che svolge attività di contenuto specialistico, con assunzione di compiti di gestione per la realizzazione delle linee di indirizzo e degli obiettivi delle cancellerie e segreterie giudiziarie.

Egli fornisce una collaborazione qualificata alla giurisdizione, compiendo tutti gli atti attribuiti dalla legge alla figura del cancelliere.

Sui compiti del funzionario giudiziario spesso si fa molta confusione. Per questo è recentemente intervenuto un decreto ministeriale, nel novembre del 2017, a fare chiarezza, distinguendo il ruolo del funzionario da quello del cancelliere

Il Funzionario Giudiziario possiede un livello di responsabilità significativo, in quanto svolge compiti a diretto supporto del Giudice e della Giurisdizione.

Il suo è un lavoro da ufficio, in quanto lavora sempre presso la cancelleria di riferimento.

Il suo è altresì un ruolo di coordinamento delle unità operative che hanno il compito di assolvere alla maggioranza delle funzioni esecutive.

funzionario giudiziario però, soprattutto nelle piccole strutture può anche occuparsi di persona dello svolgimento di queste pratiche..

Cosa fa il funzionario giudiziario

  • Svolge attività di direzione di una sezione o reparto nell’ambito degli uffici giudiziari
  • Coordina le attività delle unità operative (che assolvono materialmente la maggior parte dei compiti esecutivi, come l’iscrizione, la classificazione, la fascicolazione, l’istruttoria, l’aggiornamento e l’archiviazione dei procedimenti) e mantiene il raccordo con il Direttore Amministrativo o il Dirigente Parallelamente alla funzione di coordinamento, può occuparsi anche personalmente di svolgere questi compiti esecutivi
  • Partecipa all’attività didattica dell’Amministrazione per le materie di competenza
  • Coordina sezioni o reparti nell’ambito degli uffici delle Cancellerie Giudiziarie organizzando i gruppi di lavoro e di studio avvalendosi anche di strumenti informatici complessi e monitorando lo stato di avanzamento dell’attività dei gruppi di lavoro
  • Imposta procedure di gestione degli atti processuali curandone l’iscrizione, la cura, la conservazione e l’archiviazione

Attività e competenze

Giudiziario

Attività

Coordina sezioni o reparti ovvero si occupa di:

  • programmare il lavoro in funzione degli obiettivi
  • coordinare gruppi di lavoro
  • monitorare l’attività dei gruppi

Imposta procedure di gestione degli atti processuali al fine di

  • gestire l’attività di registrazione, fascicolazione e documentazione dei procedimenti
  • provvedere all’esecuzione e comunicazione delle sentenze e dei provvedimenti del giudice
  • gestire le procedure di archiviazione degli atti;

Conoscenze specialistiche

  • Diritto processuale penale e civile
  • Diritto costituzionale
  • Diritto civile
  • Diritto penale
  • Diritto Amministrativo
  • Servizi di Cancelleria
  • Elementi d contabilità di Stato
  • Tecniche di gestione degli archivi e banche dati

Conoscenze generali

  • Lingua inglese
  • Informatica
  • Elementi di gestione delle risorse umane
  • Tecniche di gestione di gruppi di lavoro
  • Tecniche di comunicazione

Abilità specialistiche principali

  • Applicare procedure amministrative d’ufficio
  • Applicare procedure di iscrizione, fascicolazione e archiviazione
  • Utilizzare strumenti informatici anche avanzati
  • Applicare tecniche di coordinamento del gruppo di lavoro

Abilità generali principali

Applicare tecniche di monitoraggio del piano di lavoro

Skill comportamentali

Il Funzionario Giudiziario occupa un ruolo importantissimo nel Sistema Giurisdizionale, deve per qiuesto possedere alcuni requisiti irrinunciabili, di seguito elencati:

Accuratezza

Deve operare con precisione, minimizzando gli errori e ponendo una costante attenzione alla qualità e al controllo dei risultati del lavoro

Affidabilità

Deve mostrare integrità ed essere responsabili di se stesso, agire eticamente, essere irreprensibile, costruire intorno a sé un clima di fiducia, gestire le criticità con trasparenza e riconoscere – se presenti – ipropri errori, nonchè rispettare pedissequamente gli impegni assunti

Collaborazione-Cooperazione

Egli deve lavorare in modo globalmente costruttivo e in completa sinergia con la Struttura presso cui opera per il raggiungimento degli obiettivi comuni, condividere progetti, informazioni e risorse

Flessibilità-Adattabilità

Deve saper modificare comportamenti e schemi mentali in funzione delle esigenze del contesto lavorativo, sapersi adattare ai cambiamenti e alle emergenze, lavorare efficacemente in situazioni differenti e/o con diverse persone o gruppi

Leadership

E’ essenziale che abbia la capacità di guidare individui o gruppi, suscitare entusiasmo, assumere iniziative, motivare, prendere decisioni; saper delegare ed esercitare il conseguente controllo sui compiti assegnati.

Deve inoltre concorrere allo sviluppo delle persone, far emergere le esigenze di crescita dando rilievo alle abilità di ciascuno; favorire l’apprendimento e lo sviluppo a lungo termine con un appropriato livello di analisi dei bisogni, di riflessione, di impegno; facilitare l’assunzione di responsabilità dei collaboratori valorizzandone le potenzialità

Formazione

Per svolgere la professione di Funzionario Giudiziario occorre essere in possesso di una laurea almeno triennale nelle classi di giurisprudenza o scienze giuridiche, economia e commercio, scienze politiche o equipollenti.

Per accedere ai concorsi relativi alle posizioni superiori è necessaria una laurea magistrale.

Accesso alla posizione

L’accesso-a-Funzionario-Giudiziario

L’accesso alla professione di Funzionario Giudiziario avviene solo ed unicamente per concorso pubblico, regolarmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, o per semplicità Gazzetta Ufficiale(GU), che è la fonte ufficiale di conoscenza delle norme in vigore in Italia.

La GU è lo strumento di diffusione, informazione e ufficializzazione di testi legislativi, degli atti pubblici e privati che devono giungere con certezza a conoscenza dell’intera comunità.

Per affrontare i concorsi occorre essere in possesso almeno della Laurea Triennale in giurisprudenza, economia e commercio, scienze politiche o equipollenti per legge.

In vista della nomina a funzionario bisogna possedere anche altri requisiti di base.

Questi includono la cittadinanza italiana e la fedina penale pulita.

Le nomine avvengono secondo le modalità con quali vengono assegnati gli incarichi amministrativi statali incluso il punteggio. Gli elementi che determinano il punteggio finale includono eventuali esperienze in ambito di docenza o professionale. Vengono conteggiati anche gli eventuali master o corsi di specializzazione superati dal candidato. Infine, il punteggio viene assegnato anche in base al livello di conoscenza di almeno due lingue straniere e dei sistemi o software informatici.

Carriera e retribuzione

Il FUNZIONARIO GIUDIZIARIO, se in possesso dei necessari requisiti formativi ed esperienziali, può percorrere i diversi gradi di carriera, fino alla posizione di dirigente. Inoltre, può decidere di lasciare il proprio ruolo nel settore pubblico e collaborare con studi professionali o studi legali di Società, Imprese o Banche.

La retribuzione media può oscillare da un minimo di 24.000 ad un massimo di 27.000 euro lordi annui.

Rispetto ad altre professioni, la remunerazione è stabilita a monte perché tale funzionario è un dipendente civile dello Stato, dunque è soggetto ai trattamenti economici previsti per questo ruolo

Il Funzionario Giudiziario può essere soggetto a mobilità professionale e territoriale in base alle necessità del momento.

Qualora dovesse avvenire questo, il funzionario giudiziario ha comunque il diritto di mantenere coordinamento e direzione dei servizi precedentemente assunti, nonché le specifiche indennità di ruolo.

Responsabilità legate alla posizione

Il Funzionario Giudiziario ha quotidianamente a che fare con gli atti processuali. Risulta essere suo dovere gestirli e selezionare le procedure corrette.

Egli è, a tutti gli effetti, il responsabile di ogni aspetto relativo a questi atti, si va dall’archiviazione dei documenti fino alla conservazione e alla registrazione di questi. Inoltre è suo compito assicurare l’integrità fisica della documentazione affidatagli.

Queste responsabilità, come detto poco sopra, possono essere suddivise in civili e penali. Per quanto concerne il campo delle materie civili, il funzionario si occupa:

  • della nomina degli arbitri.
  • dei depositi dei lodi
  • dei provvedimenti inerenti alle esecuzioni di beni mobili e immobili
  • della produzione dei decreti di ingiunzione.
  • della regolamentazione di atti amministrativi e
  • delle collazioni di atti di pubblico interesse
  • dell’applicazione o rimozione di sigilli.

Adesso è il caso di passare alle responsabilità in ambito penale. In questo caso il funzionario giudiziario si occupa:

  • dell’anagrafe sanzioni e dei casellari giudiziali
  • di liquidare i compensi relativi alle spese di giustizia
  • di avviare i procedimenti per la selezione dei giudici popolari.

Il mondo del funzionario giudiziario

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Cos’è il diritto amministrativo

Il diritto amministrativo è un ramo del diritto pubblico le cui norme regolano l’organizzazione dell’Amministrazione pubblica, le attività di perseguimento degli interessi pubblici e i rapporti tra le varie manifestazioni del potere pubblico e i cittadini.

I principi alla base di questa branca del diritto possono essere riassunti in questi punti:

  • Principio di legalità: secondo questo principio, l’attività dei pubblici poteri deve essere pienamente conforme alla legge; non può esistere, dunque, nessun apparato amministrativo senza conformità legislativa
  • Principio di imparzialità: questo principio ci dice che l’amministrazione deve ottemperare alle sue funzioni senza discriminare le posizioni dei soggetti che hanno a che fare con la sua azione, nel pieno rispetto degli interessi ad essa attribuiti
  • Principio di buon andamento: questo aspetto fa riferimento all’efficienza della Pubblica Amministrazione, che ambisce per sua funzione a raggiungere un utile sociale
  • Principio di autonomia e decentramento: si tratta di principi sanciti dall’art.5 della nostra Carta Costituzionale che “riconosce e promuove le autonomie locali e attua nei servizi che dipendono dallo Stato, il più ampio decentramento amministrativo”
  • Principio di sussidiarietà, differenziazione, adeguatezza e leale collaborazione: secondo il principio di sussidiarietà verticale, le competenze amministrative devono essere attribuite ai livelli di governo più vicini ai cittadini, o, basandosi sul principio di sussidiarietà orizzontale alle formazione sociali o agli individui. Il principio di leale collaborazione fa riferimento alle relazioni organizzative fra amministrazioni pubbliche
  • Principio di responsabilità: sancto dall’articolo 28 della Costituzione, che formalmente recita “I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici”

Cosa fa il ministero della giustizia

Centro della politica giudiziaria del governo, il ministero si occupa dell’organizzazione giudiziaria e svolge funzioni amministrative relative alla giurisdizione civile e penale quali: la gestione degli archivi notarili, la vigilanza sugli ordini e collegi professionali, l’amministrazione del casellario, la cooperazione internazionale e l’istruttoria delle domande di grazia da proporre al Presidente della Repubblica.

L’Ufficio legislativo, alle dirette dipendenze del Ministro, cura lo studio e la proposta di interventi normativi. Presso l’ufficio sono istituite Commissioni di studio con compito di analisi in materie che potranno essere oggetto di riforma normativa.

Nel settore penitenziario, il Ministero attua le politiche dell’ordine e della sicurezza negli istituti e servizi penitenziari, del trattamento dei detenuti, di amministrazione del personale penitenziario.

Infine, il Ministero si occupa dei minori e dei giovani-adulti sottoposti a misure penali.

Dipartimento Giustizia Minorile

Il Dipartimento Giustizia Minorile è un’articolazione organizzativa del Ministero della Giustizia deputata alla tutela e alla protezione giuridica dei minori nonché al trattamento dei giovani che commettono un reato fra i 14 e i 18 anni.

Il Dipartimento si compone di una struttura centrale, che elabora linee di indirizzo, attua verifiche sui risultati conseguiti e coordina gli interventi sul territorio nazionale, e alcuni servizi periferici (Centri giustizia minorile, Istituti penali, Centri di prima accoglienza, Uffici di servizio sociale, Comunità per adolescenti) attraverso i quali vengono assicurate le misure penali interne ed esterne al carcere e viene fornito specifico supporto ai minori che entrano nel circuito penale ed alle loro famiglie.

La specificità del trattamento del minore deviante, che giustifica l’esistenza autonoma di un Dipartimento della Giustizia Minorile (caso unico) deriva dalla particolare tutela prevista dalla normativa nazionale e internazionale per i minorenni in quanto soggetti in età evolutiva. Tale protezione giuridica implica risposte di giustizia peculiari e in grado di attivare processi di crescita responsabilizzante ai fini del superamento della condotta deviante e nell’ottica del recupero del minore alla legalità e quindi alla società.

Il Dipartimento per la Giustizia Minorile (D.G.M.) è l’ufficio centrale del Ministero della Giustizia dal quale dipendono tutti i servizi minorili decentrati sul territorio nazionale.    L’articolazione territoriale è costituita da 11 Centri per la Giustizia minorile da cui dipendono: 28 Uffici di Servizio Sociale 25 Centri di Prima Accoglienza 17 Istituti Penali minorili 13 Comunità per minori
Dipartimento-Giustizia-Minorile

I Centri per la Giustizia Minorile (C.G.M.) sono organi del decentramento amministrativo con territorio di competenza generalmente pluriregionale corrispondente anche a più distretti di Corte d’Appello. Esercitano funzioni di programmazione tecnica ed economica in conformità con le politiche di intervento territoriale e gli obiettivi perseguiti dal Dipartimento.

I centri di prima accofglenza (C.P.A.)

Accolgono i minorenni in stato di arresto, fermo o accompagnamento, assicurando la permanenza degli stessi fino all’udienza di convalida.

Gli Uffici di Servizio Sociale per i Minorenni forniscono assistenza ai minorenni autori di reato e relazionano all’autorità giudiziaria, in ogni stato e grado del procedimento penale, circa le condizioni personali, familiari ed ambientali del minore e producono proposte d’intervento. Promuovono e realizzano sperimentazioni, ricerche, metodologie d’azione, finalizzate alla continua definizione del disagio giovanile, dei bisogni quindi degli interventi da porre in essere.

Gli Istituti Penali per Minorenni (I.P.M.) assicurano l’esecuzione dei provvedimenti di custodia cautelare dell’Autorità Giudiziaria minorile garantendo i diritti dei minori e attivando percorsi di responsabilizzazione, anche attraverso lo svolgimento della vita comunitaria. Ospitano minorenni o giovani adulti in attesa di giudizio o condannati

Le COMUNITA’ rispondono al duplice mandato istituzionale di assicurare l’esecuzione delle misure penali e di restituire il minorenne al proprio contesto sociale promovendo la sua partecipazione ad attività formative e ricreative.