CTU Consulente Tecnico d’Ufficio – Come Diventare, Cosa Fa e Quanto Guadagna

Esperto di materie tecniche che possono riguardare diversi ambiti, dall’agrario a quello navale, il CTU è una figura professionale molto importante, che si trova a collaborare spesso con cariche pubbliche di un certo peso, come ad esempio i giudici del tribunale.

In particolare, quando a quest’ultimo servono chiarimenti tecnici, precisi e sintetici su un determinato argomento, il CTU (acronimo di consulente tecnico d’ufficio) deve essere sempre pronto a chiarire la situazione su quanto richiesto. Scopriamone meglio il ruolo.

Chi è il CTU?

Come-diventare-CTU

Ai sensi dell’art. 61 del Codice di Procedura Civile, il CTU è un vero e proprio esperto tecnico, un perito a totale disposizione di un giudice in tribunale. In particolare, offre professionalità e competenze in qualità di ausiliario del giudice.

Per essere più chiari, quando un tribunale si trova nella posizione di dover giudicare un imputato durante un processo penale o civile, il giudice necessita di consulenze tecniche immediate e facilmente consultabili. La natura del rapporto che si crea tra le due figure è molto semplice: durante una causa, l’intervento del consulente tecnico serve a chiarire aspetti tecnici dei quali il giudice non è a conoscenza.

E’ il giudice stesso a richiederne la presenza ed è sempre lui che, secondo la sua discrezione, può nominare consulenti tecnici non iscritti all’albo; si tratta però di un’alternativa. Normalmente, il CTU deve essere iscritto all’Albo dei Consulenti.

Cosa fa un CTU?

Il compito principale del CTU è chiarire all’organo giudicante qualsiasi dubbio o domanda relativa ad uno o più aspetti tecnici da esaminare durante le sedute processuali.

Le perizie e le risposte tecniche che il CTU fornisce in aula, devono essere tassativamente brevi, esaustive e del tutto obiettive.

La valutazione tecnica che ne deriva si basa sull’analisi di tutti i fatti considerati rilevanti, evitando qualsiasi supposizione.

Data la complessità e la prudenza che il ruolo impone, sono diversi gli aspetti con cui un consulente tecnico d’ufficio deve fare i conti. Queste le principali mansioni:

  • Fornire al giudice (e agli eventuali altri collaboratori)  informazioni e dati obiettivi, possibilmente basati su una documentazione tangibile.

II consulente tecnico non offre mai un parere personale, ma si avvale di una perizia fondata su fatti sempre concreti e comprovabili.

Questo non vuol dire che non possa esprimere la sua opinione a riguardo e giungere ad una personale conclusione. Ma la sua riflessione deve arrivare solo in un secondo momento.

  • Redigere il verbale delle operazioni compiute in qualità di perito (la cosiddetta consulenza tecnica d’ufficio)

Il verbale serve a documentare le ricerche e gli approfondimenti svolti per il caso. Tale relazione deve essere depositata nel termine fissato dal giudice.

  • Interpellare (se ritenuto necessario e pertinente) le parti coinvolte nella causa

Intervenire in modo abbastanza diretto nel processo, in qualità di esperto tecnico è di per sé un compito molto delicato: il CTU lo fa per ottenere chiarimenti e approfondimenti che potrebbero integrare le ricerche da lui svolte. E questo è possibile sempre grazie alla nomina diretta di ausiliario del giudice.

Come diventare CTU?

CTU

Prima di capire come diventare Consulente Tecnico d’Ufficio del tribunale o del giudice una premessa è necessaria: si tratta di una professione a sé stante ma ultimamente si sta diffondendo come approfondimento e quid aggiuntivo a carriere specifiche già avviate.

Al crescere della complessità della società odierna e del mondo con cui ci interfacciamo infatti, è aumentato anche il bisogno dei giudici nell’avvalersi di competenze esterne (che loro stessi non possiedono); per questo motivo si rivolgono ai Consulenti Tecnici o Periti.

In questo modo, i professionisti già operanti in altri settori si interessano a come si diventa CTU per ampliare i propri orizzonti lavorativi, in vista dell’imminente futuro che ci aspetta e delle richieste che ne conseguiranno.

Per diventare CTU servono i seguenti requisiti:

  • Il possesso di un diploma o laurea
  •  Specifiche competenze in un determinato ambito tecnico
  •  L’iscrizione al relativo Collegio oppure all’Ordine Professionale da almeno tre anni;
  • Preparazione e  titoli che comprovino l’idoneità a svolgere la professione di consulente

Per proseguire con la propria formazione ed avvicinarsi al mondo dei CTU inoltre sono disponibili diversi corsi, anche somministrati  in via telematica.

Grazie a questo step successivo, è possibile per tutti gli aspiranti apprendere il modus operandi del professionista: per esempio, come si utilizzano gli strumenti del mestiere, come si redigono i verbali o le perizie ecc.

Non è possibile svolgere questa professione senza iscrizione presso l’ordine dei CTU. Questo passo è indispensabile per poter rientrare ufficialmente nella lista dei CTU disponibili.

Per procedere e iscriversi all’Albo del tribunale serve inoltrare la richiesta al Presidente della circoscrizione del candidato.  La domanda va sempre presentata online e deve contenere la dichiarazione di iscrizione all’ordine professionale o alla Camera di Commercio (indicando anche la propria specializzazione o la categoria professionale a cui si appartiene).

L’aspirante CTU deve inoltrare il modulo compilato online, allegando una marca da bollo da 16 euro. Una volta accettata la domanda, il candidato pagherà tramite bollettino postale una tassa di concessione governativa di 168 euro. In caso di mancato pagamento, il consulente tecnico d’ufficio non sarà iscritto all’albo.

Per presentare correttamente la domanda è necessario allegare una serie di documenti, tra cui:

  • Carta d’identità
  • Codice fiscale
  • Curriculum Vitae
  • Dichiarazione di iscrizione all’albo
  • Documenti o titoli comprovanti le competenze professionali

Quanto guadagna un CTU?

Lo stipendio di un consulente tecnico d’ufficio è regolamentato dalla Legge 8 Luglio 1980 n 319 (Compensi spettanti ai periti, ai consulenti tecnici, interpreti e traduttori per le operazioni eseguite a richiesta dell’autorità’ giudiziaria) e segue regole particolari.

L’ammontare della retribuzione per questo professionista è il risultato di una valutazione complessiva fatta dal giudice che ne ha richiesto la collaborazione. Non è facile calcolare il compenso di un consulente ausiliario, perché questo può dipendere da fattori diversi come:

● Il tipo di perizia erogata dal professionista

● L’urgenza dell’intervento richiesto dal giudice

Si tratta di una somma che può essere ricavata dalla somma di una base fissa a cui si aggiungono altre variabili, tra cui una componente tempo.

Per esempio, nel caso di una perizia urgente, richiesta dal giudice in tempi molto brevi, la paga può essere maggiorata anche di un 20% rispetto allo standard.

Per concludere invece con cifre concrete, possiamo dire che lo stipendio di un CTU può andare da un minimo di 150 euro fino a superare addirittura 5.000 euro a prestazione; gli introiti più alti si hanno nel caso di perizie tecniche molto delicate, come quelle geologiche.