Agrotecnico – Come diventarlo, cosa fa e quanto guadagna

Chi è l’Agrotecnico

L’Agrotecnico, come dice la parola stessa, è un esperto di tecniche agricole.

In sintesi, si tratta di quella figura professionale che in primo luogo ha il compito di gestire, amministrare e persino dirigere le imprese e le cooperative che lavorano nel settore agrario, nello specifico, di quelle che si occupano di produzione e di commercializzazione di prodotti legati ai settori zootecnici o alimentari.

Va anche specificato che generalmente l’agrotecnico lavora con le PMI, e quasi mai con le multinazionali, che hanno invece dei veri e propri uffici che si occupano di questo aspetto, oltre che un management.

Va inoltre detto che esistono due tipologie di agrotecnici, le quali si differenziano in base al titolo di studio conseguito, gli agrotecnici e gli agrotecnici laureati.

Ci troviamo davanti ad una professione ufficialmente riconosciuta dallo Stato italiano, Codice Civile, articolo 2229, questo significa che per esercitare questa professione nei confini della legalità, l’agrotecnico deve essere riconosciuto e dunque iscritto all’albo professionale, nello specifico presso il registro dell’Albo del Collegio degli Agrotecnici e degli Agrotecnici Laureati.

Cosa fa l’Agrotecnico?

agrotecnico

L’agrotecnico è colui che si occupa della gestione e della conduzione di tutte quelle aziende operanti nei settori alimentari e zootecnici, questo ovviamente include tutte le imprese che si occupano di produzione di cibi vegetali, come gli orti e gli agrumeti, e le aziende che si occupano di allevamenti e di produzione oltre che di vendita di prodotti di natura animale.

Inoltre, l’agrotecnico potrebbe anche gestire ed amministrare una cooperativa, e non necessariamente un’azienda.

Questo specialista deve essere anche un esperto contabile dato che, occupandosi della gestione dell’impresa, deve essere in grado di tenere la contabilità dell’azienda, leggere i numeri del bilancio e dunque operare di conseguenza.

Tra le altre cose, l’agrotecnico deve anche sapersi muovere nei meccanismi burocratici, dunque conoscere tutte le pratiche e sapere compilare correttamente un contratto agrario.

Risulta essere anche un tecnico esperto, quindi tra i suoi compiti si trova pure quello di fornire assistenza quando richiesto, questo potrebbe accadere nel comparto tecnico economico, oppure nei confronti dei produttori.

Infine, questo professionista può anche essere ingaggiato per la conduzione e amministrazione di parchi e giardini pubblici o privati all’interno delle città.

I compiti specifici di un agrotecnico, come abbiamo già accennato, potrebbero continuare con una lista davvero molto ampia.

Per esempio, il professionista non si limita a tenere i registri contabili, ma tiene anche i registri fiscali dell’azienda o cooperativa, dunque si occupa anche del settore tributario di un’impresa.

Tra le altre cose, spetta all’agrotecnico la gestione del Registro di impresa agricola per l’assunzione dei dipendenti, e anche la gestione del Libro unico per via dell’INAIL.

Come già detto, poi, deve essere un esperto nella stipula di contratti agrari e persino un vero e proprio analista, uno dei suoi compiti più importanti, infatti, è l’analisi dei costi di produzione e dei mercati legati per esempio all’agraria e al caseario.

Come diventare agrotecnico ?

skill-dell’Agritecnico

Requisiti di base

Data la specificità di questa professione, e le diverse competenze settoriali che richiede, esiste un percorso preciso per diventare agrotecnici.

Questo percorso, come abbiamo anticipato poco sopra, può prendere due strade diverse, non a caso lo stesso Albo degli Agrotecnici fa una distinzione tra laureati e non laureati.

Per diventare Agrotecnici non laureati bisogna frequentare un istituto di Agraria con indirizzo in agrotecnica, per potere dunque prendere l’omonimo diploma.

Ma esistono anche altre tipologie di istituti che consentono il raggiungimento di questo risultato, devono però essere considerati dall’Albo degli Agrotecnici equipollenti, dunque fornire una formazione che sia in linea con quanto richiesto.

Anche scegliendo questa strada, comunque, il diploma non basta.

Per potere accedere agli esami per ottenere l’iscrizione all’albo degli agrotecnici, infatti, bisogna prima completare un periodo di praticantato di ventiquattro mesi presso lo studio di un agrotecnico riconosciuto dall’Ordine professionale, vanno bene anche gli agronomi ed i periti agrari.

Il praticantato per gli agrotecnici sprovvisti di laurea, non viene richiesto nel caso abbiano già lavorato per almeno tre anni nel settore.

Per diventare Agrotecnico laureato, come dice il nome stesso, serve un titolo di studio universitario triennale in facoltà come:

  • scienze agrarie
  • biotecnologia
  • scienze territoriali e ambientali
  • urbanistica
  • scienze forestali
  • economia

Poi, per ottenere l’accesso all’Esame di Stato, e dunque per iscriversi all’Albo come agrotecnici laureati, non serve in questo caso svolgere il tirocinio.

Competenze

Le competenze professionali degli iscritti nell’Albo degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati sono numerose ed estese, delineando la figura di un consulente globale per l’impresa a tutto tondo, competente non solo nei tradizionali settori agrario, forestale e zootecnico ma anche nei nuovi settori del paesaggio e del verde ornamentale, dell’ambiente e dell’ingegneria naturalistica, dell’alimentazione, della consulenza aziendale, della sicurezza sul lavoro e del catasto.

Di seguito si riportano le principali competenze professionali aggiornate all’attualità (le ultime modifiche “interpretative” sono intervenute con l’art. 1 comma 16 della legge 11 agosto 2014 n. 116 e poi con l’art. 1 comma 151 della legge 4 agosto 2017 n. 124).

  • La direzione e l’amministrazione di cooperative di produzione, commercializzazione e vendita di prodotti agricoli.
  • La direzione, l’amministrazione e la gestione di aziende agrarie e zootecniche e di aziende di lavorazione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agrari e zootecnici, limitatamente alle piccole e medie aziende, ivi comprese le funzioni contabili, quelle di assistenza e rappresentanza tributaria e quelle relative all’amministrazione del personale dipendente dalle medesime aziende.
  • La consulenza del lavoro nelle aziende agricole ed in particolare le dichiarazioni e comunicazioni relative all’assunzione di personale.
  • La tenuta del “Registro di impresa agricola” ai fini dell’assunzione di manodopera nelle imprese agricole.
  • La trasmissione telematica delle denunce aziendali di manodopera.
  • La tenuta del “Libro Unico sul lavoro”, anche ai fini INAIL.
  • L’invio telematico delle dichiarazioni in materia di imposte sui redditi e di IRAP.
  • La rappresentanza della propria clientela presso le Commissioni tributarie nelle controversie con il fisco.
  • L’assistenza alla stipulazione dei contratti agrari e, conseguentemente, l’assistenza nella stipula di “contratti in deroga” di cui alla legge n. 203/82 nonchè la registrazione telematica dei contratti d’affitto con ENTRATEL.
  • La rilevazione dei dati statistici e, conseguentemente, la preferenza nelle attività di rilevamento redatte nel settore agricolo (censimenti ISTAT regionali, ecc.).
  • La valutazione di incidenza ambientale per le aree SIC, ZSC e ZPS, vedi la Circolare pubblica prot. n. 1130/2013.
  • Le relazioni paesaggistiche nei settori di competenza.
  • Le attività di protezione dell’ambiente (quali, ad esempio, i piani di smaltimento dei fanghi di depurazione, ecc.).
  • Le indagini vegetazionali.
  • VIA – Valutazioni di Impatto Ambientale.
  • La formulazione di piani per lo smaltimento e l’utilizzo delle acque reflue di vegetazione, e la formulazione di tutti i piani per lo smaltimento delle deiezioni zootecniche (vedi anche le specifiche leggi regionali).
  • La certificazione delle produzioni vivaistiche (vedi specifiche leggi regionali).
  • La predisposizione dei piani di sicurezza sul lavoro (D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 integrato e corretto dal D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106).
  • La predisposizione dei piani di sicurezza nei cantieri mobili di lavoro nel settore edilizio.
  • Ricoprire il ruolo di RSPP e/o ASPP (Addetti ai Servizi di Prevenzione e Protezione dei Lavoratori) e svolgere le relative funzioni.
  • Il rilascio di certificati di prevenzione incendi, ai sensi del D.M. 5 agosto 2011 – Ministero dell’Interno.
  • Il rilascio di asseverazioni ed attestati di certificazione/qualificazione energetica, per gli interventi a favore dell’impiego di fonti energetiche rinnovabili e del risparmio energetico in agricoltura, per le opere previste nei piani aziendali e interaziendali nonché nelle opere di miglioramento e di trasformazione fondiaria, sia agraria che forestale. Vedi le modalità.
  • L’assistenza tecnico-economica agli organismi cooperativi ed alle piccole e medie aziende, compresa la progettazione e direzione di piani aziendali e interaziendali, anche ai fini della concessione dei mutui fondiari nonché le opere di trasformazione e miglioramento fondiario.
  • I piani di taglio, i piani di assestamento forestale e le attività forestali in genere così come stabilito dall’articolo 1-bis, comma 16, della legge 11 agosto 2014 n. 116 che, in via interpretativa, ha chiarito come siano “di competenza degli iscritti nell’albo degli agrotecnici le attività di progettazione e direzione delle opere di trasformazione e miglioramento fondiario, sia agrario che forestale.” Vedi il Comunicato.
  • I piani e progetti in materia di forestazione, anche di cui al Reg. (CE) n. 2080/92 (con i limiti dettati dalla giurisprudenza interpretativa) ed al Reg. (CE) n. 1698/05.
  • La direzione e manutenzione di parchi e la progettazione, direzione e manutenzione di giardini, anche localizzati, gli uni e gli altri, in aree urbane, comprese le VTA-Visual Tree Assessment, VPA-Visual Palm Assessment ed ogni altra attività valutativa e peritale, sia strumentale che visive, della stabilità delle alberature.
  • L’assistenza tecnica per i programmi e gli interventi fitosanitari e di lotta integrata.
  • Le attività di controllo ed asseverazione delle produzioni biologiche.
  • La curatela di aziende agrarie e zootecniche e le attività relative alla consegna e riconsegna delle aziende e le attività connesse.
  • La consulenza aziendale in agricoltura (così come declinata nei PSR-Piani di Sviluppo Regionali).
  • Le attività connesse agli accertamenti ed alla liquidazione degli usi civici (art. 11, comma 1, lettera l, legge n. 251/86 e s.m.).
  • L’assistenza tecnica ai produttori singoli e associati nella sua più ampia accezione, e precisamente: l’assistenza agli imprenditori agricoli in tutte le controversie con i terzi per espropri, indennità servitù, ecc.; l’assistenza nei rapporti con gli Enti pubblici e gli istituti di credito nella erogazione di pubbliche provvidenze; l’assistenza nella commercializzazione dei prodotti agro-alimentari; ecc.
  • La formulazione e l’analisi dei costi di produzione e la consulenza ed i controlli analitici per i settori lattiero-caseario, enologico ed oleario.
  • La predisposizione dei piani di autocontrollo alimentare; l’iscrizione all’Albo consente inoltre, ai sensi della Risoluzione n. 5910 del 14.01.2011 del Ministero dello Sviluppo Economico acquisizione della qualifica di “alimentarista”; alcune Regioni hanno poi previsto l’esenzione degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati dai corsi regionali di formazione.
  • Le attività relative al catasto, sia urbano che rurale.
  • Le stime e valutazioni di idoneità tecnica degli impianti di lavorazione e condizionamento dei prodotti ortofrutticoli.
  • Le stime di terreni agricoli e di terreni edificabili.
  • Le stime di immobili agricoli e delle loro pertinenze.
  • Le perizie giurate per l’acquisto di terreni e fabbricati nell’ambito degli interventi del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e del Fondo Sociale Europeo.
  • Le stime di immobili anche civili, quali “periti di fondi chiusi immobiliari”.
  • Le seguenti, ulteriori attività peritali nel settore: danni da selvaggina alle colture agricole; danni da avversità atmosferiche alle colture agricole, anche nell’ambito dei contratti di assicurazione agevolata; danni prodotti dell’improprio od errato uso di prodotti fitosanitari; danni derivanti alle colture dal pascolamento libero di bestiame brado.
  • Il conferimento diretto di incarichi professionali, da parte delle PP.AA. ai sensi dell’art. 90 del D.Lgs. 12 aprile 2006, n.163 e s.m.

Caratteristiche/skill dell’Agritecnico

l’Agrotecnico

Per svolgere il lavoro di agrotecnico non basta studiare, ma bisogna necessariamente possedere delle doti e delle qualità specifiche.

Questa figura, infatti, deve per forza di cose apprezzare la natura e le scienze ad essa collegate, oltre al lavoro all’aperto, dunque sul campo.

Inoltre, deve anche possedere quelle qualità necessarie per gestire un’azienda, dunque deve sapere prendere decisioni importanti, che siano frutto di una riflessione su quelli che sono gli obiettivi di un’impresa.

L’Agrotecnico deve anche avere un’ottima predisposizione per le relazioni in ambito sociale.

Quanto guadagna un Agrotecnico?

Al momento l’agrotecnico non è un mestiere che sta attraversando un momento felice, in futuro, però, la probabilità che si alzi il tasso di occupazione per questo professionista è molto alta.

Purtroppo, ora come ora il tasso di assunzione è davvero basso, in quanto si aggira intorno al 2% in Italia.

La retribuzione media dell’Agrotecnico nel nostro Paese è di 1.651 euro mensili, dunque uno stipendio al di sopra delle medie nazionali, ovviamente le responsabilità sono molto superiori a quelle di altre professioni.

Rispetto al semplice Perito Agrario, comunque, il cui stipendio medio è di 1.250 euro netti al mese, la retribuzione di un Agrotecnico è superiore del 32%.

A questo proposito va comunque ricordato che al momento sono davvero pochi gli agrotecnici che lavorano.

Ovviamente, gli agrotecnici alla prima esperienza guadagnano di meno, dato che quel valore medio è stato calcolato tenendo presente gli stipendi dei professionisti con età superiore a 34 anni.