Agente di Commercio – Come diventare, Cosa Fa e Quanto Guadagna

Molto richiesto dall’attuale mercato del lavoro, quella dell’agente di commercio è una professione molto ambita, ma spesso incompresa: qualcuno sa qualcosa in merito alla sua formazione? C’è differenza tra agente di commercio e rappresentante?Quali sono i requisiti che deve avere questo professionista?

Cerchiamo di entrare nel dettaglio e nel mentre, capire come diventarlo.

Chi è l’Agente di Commercio?

L’agente di commercio è un imprenditore e libero professionista che lavora per una o più aziende con il compito di concludere contratti di compravendita. L’obiettivo finale è quello di incrementare il fatturato delle realtà per cui presta servizio.

In breve, questa figura professionale promuove prodotti e conclude contratti per l’azienda, concentrandosi su una particolare zona geografica.

Agente di Commercio vs Rappresentante di Commercio

Per definire correttamente le differenze tra questi due ruoli (si tratta in ogni caso di abili venditori) spesso confusi o considerati intercambiabili, è importante saper distinguere la figura di agente di commercio con rappresentanza dall’agente di commercio senza rappresentanza.

L’agente di commercio con rappresentanza, è l’agente a cui l’azienda ha conferito l’incarico di concludere accordi o contratti in suo nome, ed è il Rappresentante di Commercio; egli quindi conclude i contratti in nome dell’azienda per cui lavora (e la rappresenta a proprio nome nello svolgere la sua attività). Invece l’agente di commercio senza rappresentanza, è l’agente a cui l’azienda ha solo (tra virgolette) conferito l’incarico di promuovere la conclusione di contratti.

Quindi ricapitolando, l’agente di commercio promuove la conclusione dei contratti, mentre il rappresentante li conclude in nome dell’azienda.

Agente monomandatario e plurimandatario

Sono due i tipi di incarichi di un agente di commercio: incarico monomandatario e plurimandatario. Ancor prima di preoccuparsi per cercare il significato delle due parole, la risposta è contenuta nella prima sezione, ossia nel mono e pluri: nel primo caso infatti,  l’agente è incaricato stabilmente per conto di una sola azienda, nel secondo, al contrario, lavora per conto di più realtà commerciali.

Il lavoro dell’agente di commercio

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Il lavoro dell’agente di commercio è un lavoro quasi totalmente autonomo, considerando che l’unico vincolo che lo lega all’azienda per cui opera è quello di rispettare obiettivi di vendita e raggiungere i risultati prefissati dall’azienda stessa. Il suo operato è vincolato da un contratto di agenzia, senza nessun tipo di subordinazione.

Non ci sono altri paletti: è lui stesso a decidere come organizzare la propria agenda, come definire orari, pause e come organizzare il lavoro. All’azienda “datrice di lavoro” interessa solo che vengano raggiunti i risultati richiesti, no matter what.

Immagino quanto possa sembrare allettante questa rivelazione, eppure il mestiere dell’Agente di Commercio non è per tutti. A fare gola è sicuramente l’aspetto economico, o meglio, è il guadagno in percentuale ad avvicinare molto le persone a questo tipo di attività. Nel far questo però, non considerano un dettaglio importante: il prospetto roseo di fare fior fior di soldi in realtà, è strettamente legato alle capacità interpersonali e lavorative del singolo, quindi occorre avere parecchia farina nel proprio sacco.

Si perché alcune aziende scelgono l’opzione del fisso mensile più provvigioni, ma tante altre invece lavorano unicamente sulle provvigioni, senza garantire quindi un’entrata fissa al mese per il proprio collaboratore.

Su quali requisiti occorre puntare allora, se si vuole essere dei buoni Agenti di Commercio?

Requisiti fondamentali dell’Agente di Commercio

Per essere dei veri agenti di commercio è necessario possedere sia requisiti generali che professionali. Esistono però anche altri requisiti, ad esempio quelli puramente caratteriali, che dipendono dall’indole di ognuno. Altri ancora sono requisiti che riguardano più la sfera legale e morale, intendendo che il soggetto non ha e non ha avuto in precedenza problemi con la giustizia.

Requisiti generali

    • Cittadinanza italiana o europea oppure cittadino extra-comunitario residente in Italia in possesso di permesso di soggiorno

    • Possesso del titolo di studio di scuola secondaria di primo grado (scuole medie)

    • Godimento dell’esercizio dei diritti civili

Requisiti morali

Per requisiti morali si intende il non avere carichi pendenti con la giustizia e quindi non essere interdetto o inabilitato da condanne quali: delitti contro la pubblica amministrazione, fede pubblica, furto, rapina, omicidio, appropriazione indebita ecc.

Requisiti professionali

    • Essere in possesso di diploma di scuola di secondo grado a indirizzo commerciale o laurea in materie commerciali o giuridiche

    • Avere frequentato con successo un corso per agenti e rappresentanti di commercio riconosciuto dalle Regioni.

    • Avere avuto (negli ultimi cinque anni) esperienza lavorativa di almeno due anni, anche non continuativa, come dipendente viaggiatore piazzista o con mansioni di dipendente qualificato addetto alle vendite o ancora, dipendente di un ente/ società del settore finanziario con compiti di intermediazione finanziaria.

    • Essere titolare di attività commerciale come lavoratore autonomo per almeno due anni negli ultimi cinque anni, oppure titolare di un’attività artigianale di produzione e rivendita propria.

    • Per le società di agenzia commerciale, il requisito professionale deve essere posseduto dal legale rappresentante o dai legali rappresentanti in carica.

Altri aspetti importanti per l’Agente di Commercio

Conflittualità Agente di Commercio vs dipendente

Aspetto fondamentale da considerare per chi volesse intraprendere una carriera da Agente di Commercio è sapere che questo lavoro è in forte conflitto con l’attività da dipendente. Cioè? Chi è agente di commercio non può essere contemporaneamente assunto come dipendente presso altre aziende del settore commerciale e non.

Oltretutto questo tipo di attività esclude a priori come candidati papabili, coloro che svolgono ruoli di mediatore o attività per le quali è necessaria l’iscrizione in questi ruoli, per ovvie ragioni di conflitto d’interesse.

L’ente che si occupa della verifica di questi ed altri requisiti è la Camera di Commercio, che gioca un ruolo fondamentale durante il rito di iniziazione per diventare Agente di Commercio. Lo vediamo tra poco.

Assegnazione della Partita IVA e Codice Ateco

L’agente di commercio, lo abbiamo detto all’inizio, è un lavoratore autonomo, per questo è munito di Partita Iva; il primo passo per svolgere l’attività di Agente di Commercio con rappresentanza è quello di presentare alla Camera di Commercio di competenza, la richiesta per aprire la propria Partita Iva: a questo proposito occorre chiedere il modello AA9 se si tratta di attività svolta come impresa individuale; si chiede invece il modello AA7 quando l’attività è svolta in forma societaria.

Il secondo passo è quello di ottenere un codice Ateco di riferimento per la propria attività. In che cosa consiste?

Il codice Ateco è una combinazione alfanumerica che identifica una Attività Economica. Le lettere individuano il macro-settore economico mentre i numeri (da due fino a sei cifre) rappresentano, con diversi gradi di dettaglio, le specifiche articolazioni e sotto categorie dei settori stessi.

Le attività economiche vengono raggruppate con dettaglio crescente secondo:

  • Sezioni
  • Divisioni
  • Gruppi
  • Classi
  • Categorie
  • Sotto categorie

A cosa serve questo codice? Il codice Ateco è necessario per l’apertura di una nuova partita IVA.

In questo caso è necessario comunicare all’Agenzia delle Entrate la tipologia dell’attività che intendiamo svolgere sulla base della classificazione Ateco 2007. Tale comunicazione è necessaria affinché ciascuna attività sia classificata in modo standardizzato ai fini fiscali, contributivi e statistici. Importante segnalare che, ogni eventuale variazione successiva dell’attività economica dovrà essere comunicata al Fisco, insieme ad un nuovo codice Ateco.

Iscrizione al Registro delle imprese

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Chi vuole diventare Agente di Commercio deve inviare al Registro delle Imprese della Camera di Commercio competente la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (S.C.I.A.). la domanda va presentata on line sul sito del registro delle imprese e ad essa vanno allegati questi documenti:

    • il contratto di agenzia utilizzato

    • i documenti che attestano il possesso dei requisiti richiesti

      Nota bene: chi avesse conseguito la qualifica all’estero deve prima ottenere il lasciapassare dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Come si diventa Agente di Commercio?

Per diventare un agente di commercio non esiste una scuola specifica. Tutti possono farlo, a patto che sussistano i requisiti morali, professionali e legali che abbiamo elencato qualche riga fa, come per esempio

un’attitudine personale alle relazioni interpersonali.

Aver frequentato un istituto professionale a indirizzo commerciale può aiutare a creare le basi da cui partire per essere un buon venditore.

E poi c’è la classica e irrinunciabile gavetta, che si può anche iniziare presso l’azienda per la quale si lavora. Solo quella, infatti, apporta all’agente gli strumenti necessari per svolgere al meglio il suo mestiere.

Competenze di un agente di commercio

Al di là degli studi intrapresi e dei corsi di formazione più o meno intensi, un agente di commercio ha la vendita nel sangue. Ha una particolare propensione al dialogo, un atteggiamento assertivo (cioè capace di comunicare le proprie intenzioni), la spinta del tutto naturale a convincere l’altro.

Tutto queste caratteristiche possono essere affinate e strutturate nel tempo, attraverso la formazione e l’esperienza. Gli annunci di lavoro che oggi parlano di agenti di vendita, spesso tendono a separare competenze trasversali da competenze strettamente professionali.

Nel primo caso, le abilità richieste sono: buone capacità relazionali e comunicative, persona curata, buone doti organizzative, disponibilità a viaggiare, perseveranza, abilità logico-numeriche, metodo e capacità di pianificazione.

Nel secondo caso, invece, sono richieste conoscenze più tecniche se la vendita è tecnica ed esperienza pregressa nello stesso settore.

Quanto guadagna un agente di commercio?

Ci avviciniamo alla fine del nostro articolo e come sempre, parliamo di cifre. Questa volta anche di provvigioni.

Le provvigioni dell’agente di commercio

Essendo un’impresa titolare di Partiva Iva, l’agente di commercio non ha uno stipendio o una retribuzione annua lorda. Alcune aziende prevedono per il proprio collaboratore un rimborso spese più le provvigioni sul venduto; altre invece si concentrano soltanto sulle provvigioni.

Possiamo dire che il guadagno di un venditore può variare da zero a infinito: se svolge il suo compito al meglio comunque, le soddisfazioni economiche non tardano ad arrivare. Ricordate quando vi ho parlato di avere molta farina nel proprio sacco?

Passiamo ai numeri veri e propri…

La retribuzione per questa figura professionale può partire da uno stipendio minimo di 1.200€ netti al mese, mentre lo stipendio massimo può superare i 2.500€ netti al mese. E lo stipendio medio previsto per un Agente di Commercio è di 1.650€ netti al mese (circa 30.600€ lordi all’anno).

Tra le retribuzioni più basse troviamo quelle di agenti con poca esperienza (niente di nuovo mi direte) come quella dell’Agente di Commercio Junior; al contrario, per profili con maggiore esperienza come quelli dell’Agente di Commercio con Partita IVA o dell’Area Manager si possono prospettare ed effettivamente disporre guadagni più elevati.